Quale forza di minoranza rappresentata in consiglio comunale da Angelo Giovanni Cofone, riteniamo nostro dovere informare i concittadini acresi e quelli dei paesi limitrofi che, nella seduta del consiglio comunale del 12 aprile u.s, l’amministrazione Capalbo ha deciso di avviare l’iter per concedere l’autorizzazione ad Enel di impiantare un parco eolico formato da 5 grandi pale eoliche (di circa 130 metri di altezza e 70 di diametro di rotore) nella zona Crista, ai confini con i comuni di Vaccarizzo Albanese e San Cosmo Albanese.
La maggioranza ha infatti parzialmente revocato una delibera consiliare dell’amministrazione Trematerra che nel 2012 aveva escluso che nel territorio acrese e, in particolare, nella zona Parco Crista potessero essere realizzati tali tipologie di impianti.
Troviamo di difficile comprensione e oltremodo bizzarro e curioso il fatto che molti dei consiglieri e amministratori che si erano battuti all’epoca per far sì che venisse adottata quella delibera oggi, dai banchi della maggioranza, come fulminati sulla via di Damasco, abbiano cambiato idea in merito.
Ebbene sì, proprio chi non voleva nel 2012 che la Crista venisse usata per l’eolico oggi è tra i promotori della costruzione di un impattante parco eolico proprio in quell’area: l’attuale sindaco Pino Capalbo e l’assessore Mario Bonacci (all’epoca consiglieri comunali di minoranza), l’attuale assessore comunale Gino Maiorano (all’epoca sindaco f.f.) e Cosimo Manfredi (oggi, come allora, consigliere di maggioranza).
Non ci pare che dal 2012 ad oggi la Crista si sia trasformata nè che nel frattempo sia intervenuta qualche variante al vecchio PRG che abbia modificato la destinazione urbanistica di quei luoghi o rimosso i vincoli paesaggistici ed ambientali lì insistenti, per cui è legittimo chiedersi come mai questo cambio di posizione ?
Premettiamo e precisiamo che come coalizione ci siamo sempre espressi favorevolmente per la transizione verso le fonti energetiche alternative ma al contempo siamo convinti che la tutela del paesaggio e dell’ambiente siano prioritari e debbano essere preservati, così come la flora e la fauna di quella zona nonché la vivibilità dei residenti in quei luoghi. Certamente nessun ambientalista o pseudo tale approverebbe mai un parco eolico in quella zona che rappresenta uno dei polmoni verdi e punto panoramico tra i più importanti e suggestivi del nostro comprensorio.
Serra Crista è una storica e panoramica montagna abitata da alberi, piante, funghi, animali e persone dalla vista mozzafiato verso il mare Ionio. Una montagna crocevia e ramo di congiunzione con zone limitrofe per noi importanti come i paesi albanesi e Corigliano-Rossano.
Possibile che si possa anche solo ipotizzare di abbattere alberi, smuovere tonnellate di terra, spianare mezza montagna e stravolgere l’intero ecosistema naturale fino all’allaccio con la centrale elettrica di c/da Settarie ? Le nuove generazioni si battono per preservare ogni piccola riserva di verde e noi facciamo gli “ambientalisti“ mettendo le pale eoliche laddove la natura è ancora intatta?
La motivazione economica addotta dal sindaco non può convincere i cittadini acresi. Il ricavato sarebbe esiguo per il nostro comune ed i danni provocati a quell’area da un’opera così importante non giustificherebbero i vantaggi in termini di abbattimento dei costi per l’illuminazione pubblica del centro cittadino. Inoltre, pare, che l’energia ricavata non rimanga neppure in Calabria ma vada ad alimentare il resto d’Italia.
Quante altre fonti di energia alternativa meno invasive si possono trovare e quante altre risorse economiche oggi sono reperibili facendo ricorso ai progetti del PNRR ? Certamente tante.
L’amministrazione Capalbo, evidentemente, ha una concezione di sviluppo del nostro territorio fuori tendenza! Nessun progetto serio fin qui per valorizzare le ricchezze esistenti ad Acri (storia, gastronomia, cultura, natura e ambiente), solo una “poco illuminata” idea di fare cassa (poca a dire il vero) deturpando una zona panoramica e naturalistica.
I cittadini di Acri, gli abitanti e le aziende delle zone vicine, quali Chimento, Aria delle Donne, Gugliemo, Settarie, Gammarossa, Serraudo, etc., i confinanti paesi albanesi cosa pensano di questa decisione?
Il Sindaco in consiglio ha dichiarato, con grande sicurezza (e tracotanza), che nulla deve chiedere agli acresi perché fare il parco eolico in località Crista era nel suo programma elettorale e i cittadini votandolo hanno approvato questo progetto !
È così ? Davvero chi lo ha votato era a conoscenza di questo progetto ? Sicuro che i cittadini che gli hanno dato fiducia, e che magari abitano nelle zone interessate, sapevano della intenzione di questa amministrazione di voler realizzare un parco eolico proprio lì ?
Noi crediamo di no. Riteniamo che una decisione così impattante per il nostro ambiente e il futuro delle nuove generazioni vada quantomeno condiviso con gli acresi tutti e anche con i residenti dei paesi vicini.
Chiediamo con forza un referendum cittadino per decidere sul punto.
Vogliamo che Serra Crista rimanga così com’è e che su essa si investa per svilupparla seriamente secondo le peculiarità del territorio o vogliamo che lì vengano impiantati 5 giganti del vento che non diano alcun reale vantaggio alla comunità?
I cittadini che abbiamo già contattato, tanti, e tra essi molti che hanno votato l’attuale sindaco, non vogliono l’eolico in zona Crista.
Noi continueremo a parlare ed informare la gente e chiederemo ufficialmente il referendum su questa questione.
Bisogna investire nelle energie alternative, ma nei luoghi idonei e non distruggendo quello che di buono è già esistente.
I parchi eolici generalmente vengono realizzati dove vi è poca vegetazione, non abbattendo intere foreste di alberi deturpando un vero e proprio polmone verde del nostro comprensorio, un’area destinata a parco!
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