Tempo fa ho richiesto un parere alla società che gestisce il trattamento dei dati personali in via digitale presso il nostro comune la quale, anziché comunicarmi che la richiesta per essere riscontrata avrebbe dovuta essere trasmessa per il tramite degli uffici comunali altrimenti sarebbe rimasta senza esito, mi ha comunque risposto portandone però a conoscenza gli uffici comunali.
Praticamente ho dovuto ritirare il parere che avevo richiesto presso la segretaria del comune, dopo che già ne erano venuti a conoscenza diversi altri soggetti. Sto valutando se la procedura seguita da questa società, che gestisce dati sensibili, sia regolare, ovvero se poteva rispondere ad una richiesta di parere (asseritamente irrituale) di un consigliere di minoranza, con funzioni di vigilanza e controllo sull’operato dell’amministrazione, informando prima il controllato e poi il controllore.
Di recente sono venuto indirettamente a conoscenza che quella mia richiesta, alquanto generica ed astratta, dove non si fa riferimento a persone o accadimenti specifici, sta circolando presso gli uffici dei responsabili di settore.
Sul territorio abbiamo tanti problemi da risolvere, sembra che gli uffici sono impegnatissimi nel disbrigo delle pratiche tant’è che di recente la sola maggioranza, su richiesta dei responsabili di settore, ha modificato il regolamento comunale allungando i tempi di risposta alle richieste di accesso agli atti dei consiglieri da 3 a 15 giorni lavorativi (a conti fatti una ventina di giorni), perciò, mi pare strano che gli amministratori vadano a gravare ulteriormente il carico degli uffici con richieste apparentemente superflue.
Parte della città è senz’acqua potabile da circa due mesi, in alcune contrade come Chimento e diversi quartieri del centro si è al buio da settimane, i cani randagi continuano a girovagare indisturbati per le vie del paese, gran parte della viabilità comunale risulta ancora impercorribile per via delle numerose buche presenti, stanno per montare una infrastruttura alta cento metro (cd. mini-eolico) in piena Sila, località Serra La Capra, le vie ed i marciapiedi del centro continuano ad essere sporchi e pieni di erbacce, la questione Ospedale, in attesa dell’imminente atto aziendale e dopo le eclatanti manifestazioni di protesta, è caduta nel dimenticatoio e continua ad essere snobbata da Sindaco e Presidente della commissione permanente sanità.
Di recente uno studente dell’IPSIA uscito da scuola e di ritorno a casa, percorrendo la pista ciclabile in un tratto di via R. Capalbo è andato a finire con una intera gamba nel tombino di una condotta sotterranea, forse fognaria. Pare, fortunatamente (si per dire), che se la sia cavata solo con una 15ina di punti di sutura all’altezza del ginocchio. Il tombino era stato chiuso con una mattonella di porcellana (?!?!) coperta con del terriccio di riporto. Gli amministratori si sono attivati per individuare la responsabilità di questo “lavoro da cani” per il quale probabilmente l’Ente sarà chiamato a risponderne ?
Vi sembra normale che gli amministratori anziché impegnarsi nella risoluzione o mitigazione di tutte queste criticità si preoccupino di capire perché un consigliere di minoranza richiede un parere alla società convenzionata con l’ente ingolfando il lavoro degli uffici comunali ?
Rimango sul pezzo, curioso di capire dove vogliono andare a parare, nel frattempo vi preannuncio altre chicche sul come i nostri amministratori e funzionari gestiscono il patrimonio comunale ed i soldi pubblici.
Restate in ascolto.
Consigliere comunale Angelo G. Cofone
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