I sei consiglieri di opposizione, Zanfini, Intrieri, Turano, Palumbo, Cofone e Feraudo, hanno inviato al segretario comunale e al presidente del consiglio, una mozione di sfiducia nei confronti del sindaco Capalbo da discutere in assise.
Nel testo si legge tra le altre cose; premesso che l’art. 52, comma 2, del D.Lgs. 267/2000 prevede che il Sindaco possa essere sfiduciato mediante una mozione motivata e sottoscritta da almeno due quinti dei consiglieri comunali, considerato che: l’amministrazione del Sindaco Pino Capalbo si è caratterizzata per inefficienze diffuse e per una mancanza di visione strategica, aggravando i problemi della città come servizio idrico con aumenti tariffari, acqua contaminata, frequenti interruzioni, illuminazione pubblica con quartieri al buio, manutenzione assente, ricadute sulla sicurezza, viabilità con strade dissestate, mancanza di interventi strutturali, cimiteri con abbandono, mancanza di loculi, mensa scolastica con aumenti tariffari, qualità insufficiente, servizio parziale, gestione rifiuti con Tari aumentata, servizio inefficiente, decoro urbano, progetti impianti eolici con mancato coinvolgimento dei cittadini, promesse elettorali disattese, si propone e si chiede che il Consiglio Comunale di Acri approvi la presente mozione di sfiducia nei confronti del Sindaco Pino Capalbo, si adottino tutte le misure necessarie per garantire alla comunità un’amministrazione competente e orientata al benessere collettivo.
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