Notizie di stampa di questi giorni riportano il quadro catastrofico del sistema rifiuti calabrese ormai al collasso. La Regione non paga le ditte che gestiscono gli impianti di smaltimento - che ormai vantano un credito di circa 10 milioni di euro e che hanno chiuso i battenti - e ne addebita la responsabilità ai Comuni che, a loro volta, non hanno pagato alla Regione i tributi dovuti per lo smaltimento. Il loro debito ammonterebbe addirittura a circa 121 milioni.
Alcuni giornali, riportano poi la notizia che fra i Comuni morosi, vi è anche Acri il cui debito ammonterebbe addirittura a 1.444.000 €. Non sappiamo ancora se sia stato il Dipartimento Ambiente regionale a fornire questi dati ma, per quanto riguarda Acri la notizia è falsa, e a tale riguardo è necessario fare alcune precisazioni.
In primo luogo occorre evidenziare che nell'anno 2013 il nostro Ente veniva "obbligato" dalla Corte dei Conti alla dichiarazione del dissesto finanziario. Tale procedura veniva impugnata ed il ricorso trovava accoglimento con conseguente ammissione alla procedura di riequilibrio finanziario pluriennale.
Il Comune di Acri, inoltre, avanzava richiesta, ai sensi dell'articolo 32 del DL 66/2014, di anticipazione di liquidità alla Cassa Depositi e Prestiti per l'estinzione dei debiti compresi nel Piano.
Ottenuta l'anticipazione, gli uffici finanziari del Comune hanno estinto tutti i debiti esistenti, compresa quelli nei confronti della Regione per un totale di 1.764.937 €.
Quindi il Comune di Acri alla data del 31/12/2013 nulla deve all'Ente Regionale. Per il 2014 sono stati liquidati due pagamenti: 222.962 € per il primo quadrimestre e 258.369 € per il secondo quadrimestre. Per cui nei confronti del nostro Comune la "Regione" non può addurre alibi di morosità.
Inoltre facciamo chiarezza, evitando scaricabarili, sulla situazione emergenziale che da settimane attanaglia la nostra città.
Bisogna premettere che la chiusura delle discariche pubbliche e la conseguente emergenza rifiuti della scorsa primavera in Calabria è frutto di una gestione regionale dilettantesca e dissennata, per generale ammissione, anche di chi ha governato. Sono state chiuse discariche pubbliche, ancora utilizzabili, come la nostra di contrada Manzi, per favorirne poche private, senza aver prima preparato un serio Piano Regionale che rendesse efficiente ed efficace il sistema rifiuti.
La nostra Amministrazione, che si è vista chiudere la discarica il giorno del suo insediamento, ha subito cercato di fronteggiare la paventata emergenza prima con disposizioni sindacali volte a ridurre la produzione di spazzatura da inviare in discarica, e poi con un bando di gara per l'affidamento della raccolta differenziata porta a porta.
Nel mese di agosto di quest'anno l'Amministrazione ha fatto stampare e diffuso un manifesto che sintetizzava le regole contenute nelle ordinanze, chiedendo la collaborazione dei cittadini, perché si rischiava di ripiombare nell'emergenza a causa della chiusura degli impianti di smaltimento. Così come di fatto è avvenuto.
Il rispetto di quelle regole avrebbe fatto scendere la produzione giornaliera dei rifiuti sotto le 5 tonnellate, e ci avrebbe messo al riparo da situazioni di accumulo disastrose. Invece ancora troppa gente ha continuato a buttare nei cassonetti cartone, vetro, ingombranti e ogni altro tipo di materiale non permesso, facendo restare a 30 tonnellate la quantità quotidiana di spazzatura che deve andare in discarica.
Gli impianti di smaltimento sono chiusi dal 21 ottobre e ci ritroviamo con circa 700 tonnellate di rifiuti sparsi su tutto il territorio.
In data 28/10/2014 il Sindaco ha inviato un fax al Prefetto e ai responsabili regionali chiedendo un immediato intervento per la risoluzione del gravissimo problema del mancato conferimento che sta arrecando enormi danni all'ambiente, alla salute dei cittadini e all'immagine della città.
Intanto Sindaco e Assessori si sono attivati presso il Dipartimento Ambiente della Regione e da oggi, 6 novembre, sono ripartiti i nostri autocompattatori, anche se a ritmo ridotto.
In merito alla raccolta differenziata porta a porta, gli uffici sono giunti alla definizione del contratto che a giorni sarà firmato dalla dittà E-log e dal Sindaco. Ma anche quando sarà avviata la raccolta differenziata sarà fondamentale la collaborazione di tutti i cittadini, ai quali ci appelliamo, ancora una volta, perché nel frattempo rispettino le modalità di conferimento e riducano il più possibile la produzione di rifiuti. Ricordiamo in particolare che la frazione umida si conferisce domenica, lunedì, martedì, giovedì e venerdì, mentre la frazione secca solo il mercoledì. In ogni caso, preghiamo la cittadinanza di attenersi strettamente alle regole riportate nei manifesti. Dal 30 ottobre è stato modificato l'orario di conferimento serale che parte dalle 16:30.
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