COMUNE DI ACRI
COMUNICATO AMMINISTRAZIONE COMUNALE
ACRI RESTA NEL DISTRETTO SANITARIO RENDE-VALLE DEL CRATI
“Ringraziamo la Regione e l’Asp per aver accolto le nostre giuste richieste.” Inizia così una nota dell’Amministrazione Comunale, a seguito dell’incontro tenutosi venerdì mattina presso la Regione alla presenza del sindaco Tenuta, della giunta, del presidente del consiglio comunale, Roselli, del dirigente del dipartimento salute, Fatarella, del consulente alla sanità regionale, Pacenza e del direttore generale Asp, Mauro.
“Il territorio resta nel distretto sanitario Rende-valle del Crati, si legge, e questa ci sembra la scelta più logica. Gli organi preposti hanno mostrato sensibilità, capendo i disagi che si sarebbero creati accorpando le nostre strutture al distretto sanitario di Rossano ed a cui appartengono centri distanti anche due ore. Territori che non hanno nessun tipo di continuità geografica e sociale e mal collegati. Una condizione inaccettabile soprattutto per persone anziane e per chi non dispone di un mezzo proprio costretto a muoversi in un comprensorio collegato in maniera pessima dai mezzi pubblici. Nei giorni scorsi, appena emanato l’atto aziendale firmato dal dg Mauro, il sindaco Tenuta aveva immediatamente espresso malcontento e stupore riguardo l’accorpamento del territorio acrese nell’ambito del distretto sanitario di Rossano. Una scelta scellerata che avrebbe costretto i cittadini dell’intero distretto a lunghi ed estenuanti viaggi per visite specialistiche ed ambulatoriali e nello stesso tempo avrebbe di certo depauperato il territorio di alcuni importanti servizi. Sin da subito il sindaco Tenuta si è messo in contatto con gli organi competenti e le ragioni sono state accolte. Dalla Regione, dal dipartimento e dall’Asp, inoltre, giungono rassicurazioni circa il potenziamento, con strumentazioni e figure professionali, del poliambulatorio di via Julia. Nei prossimi giorni, inoltre, sarà istituito un tavolo tecnico a cui prenderanno parte i sindaci di quelle città in cui insistono i cosiddetti ospedali di area disagiata. La Regione, infatti, per queste strutture ha previsto investimenti pari a cinque milioni di euro da utilizzare nel campo della tecnologia e della manutenzione ordinaria. Siamo, quindi, molto soddisfatti perché stiamo andando nella giusta direzione, quella, cioè, di garantire servizi di qualità agli utenti anche al fine di fermare l’emigrazione sanitaria. Per il nostro territorio, già di per se penalizzato dalla posizione orografica, si tratta di un grande risultato che permette di far parte di un distretto sanitario che comprende centri, e di conseguenza ambulatori, distanti pochi chilometri. Invitiamo, infine, quanti si esprimono sui media e sui vari social a non essere, spesso volutamente, sprovveduti ed a non disinformare, in quanto la questione affrontata in questi giorni interessava solo ed esclusivamente la composizione dei nuovi distretti sanitari e non giammai l’ospedale Beato Angelo che sarà spoke con quello di Rossano ed avrà tutti quei servizi e quel personale già individuati nei precedenti decreti.”
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