COMUNE DI ACRI
COMUNICATO AMMINISTRAZIONE COMUNALE
MENO MALE CHE L’UDC E’ SPARITO
Continua il botta e risposta a distanza tra Amministrazione Comunale e Udc, che siede tra i banchi dell’opposizione. “L’Udc, partito in via d’estinzione, si legge in una nota, ha diramato, in una nota, una favola di Natale per bambini. Ha scopiazzato la trama che può riassumersi così: questa Amministrazione è il lupo cattivo, egli è Cappuccetto rosso e la nonna è la Corte dei Conti. Ai lettori- elettori, questo tipo di favolette non devono essere più piaciute. Basta fare qualche esempio numerico e mettere a confronto le preferenze raccolte da questi signori alle ultime tornate elettorali con quelle degli anni precedenti.
Alle Comunali del 2013, il candidato a Sindaco Udc ottiene il 20% in meno rispetto al 2010, alle elezioni regionali del 2014 il candidato Udc ottiene il 45% in meno rispetto al 2010 ed alle elezioni Europee del 2014 il candidato Udc ottiene il 75% in meno rispetto al 2009.
L’Udc, inoltre, sostiene che questa Amministrazione ha travisato gravemente la realtà dei fatti per come emersa nella sentenza della Corte dei Conti. Consigliamo, allora, agli uddiccini, visto che conoscono e sono costretti a frequentare diversi legali, di farsi leggere passo passo e piano piano cosa c’è scritto in quella sentenza. Ne approfittiamo per sottolineare che la sentenza della Corte dei Conti di Roma che, di fatto, ha decretato il dissesto finanziario del Comune, spiega ed analizza nel dettaglio le cause che hanno provocato questa situazione disastrosa.
La sentenza fa riferimento, in particolare, ai bilanci approvati dalle giunte Trematerra-Maiorano negli anni 2011 e 2012. In così poco tempo, stabilendo forse un record, l’Udc è stato capace di accumulare milioni di debiti, che pagheranno i cittadini, molti dei quali, tra le altre cose, fuori bilancio. Riguardo la doppia contabilizzazione, ricordiamo all’Udc che, la scelta di optare per questo tipo di interpretazione della norma, fu adottata, all’unanimità, dal Consiglio Comunale in data 27/10/2014 con delibera n°47. In quella occasione votarono, a nostro avviso giustamente, in modo favorevole anche i consiglieri Udc. Quella interpretazione della norma contabile, consentì anche di pagare fornitori e cittadini che avevano prestato la propria opera o i propri servizi al Comune negli anni precedenti, ed in modo particolare negli anni in cui ha amministrato l’Udc che pensava ad indebitare il Comune.
Il Piano di rientro, così come predisposto, rappresentava l’unica possibilità che avevamo di garantire ai nostri concittadini un'azione risanatrice sostenibile e che non avesse un impatto sociale disastroso. L’Udc, per colpa o dolo, ha ridotto in fin di vita il Comune, noi abbiamo cercato disperatamente di rianimarlo, ma non c’è stato nulla da fare. Meno male che l’Udc è sparito, quindi, conclude la nota dell’Amministrazione Comunale, ma dovrebbe chiedere scusa ai cittadini, in attesa che la giustizia faccia luce su questa ed altre vicende.”
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