La LACA è sempre stata disponibile al confronto con le istituzioni, aperta a qualsiasi dialogo costruttivo e leale nell'interesse dei cittadini, essendo portavoce di questi. Nonostante ciò, nel corso degli anni, ci siamo resi conto che le diverse amministrazioni succedutesi, hanno dapprima cercato un confronto pacifico, promettendo determinate politiche sanitarie, salvo però cambiare idea nel corso di pochi mesi.

Ci sono voluti anni di intenso lavoro, di incontri con le istituzioni, proposte avanzate a politici, comunicati stampa, per avere finalmente riconosciuto il disagio e le problematiche per la mancanza di assistenza in campo sanitario che si trovano ad affrontare le comunità di montagna e di area disagiata.

A seguito dei sopralluoghi effettuati nei plessi scolastici in cui sono rispettivamente allocati l'Ipsia-Iti, in Via Scervini, e l'Alberghiero, in Via Suor Maria Teresa De Vincenti,

Ci sono morti che lasciano il segno. E non parlo dell’aspetto umano, della mancanza che ogni trapasso lascia in chi il trapassato lo conosceva.

Della lettera negata con forza dal Dirigente Scolastico Lupinacci, dell’Istituto Alberghiero IPSSAR di Acri, alla tavola rotonda organizzata dal Meetup Acri in Movimento con il Sindaco Pino Capalbo e il Dirigente Responsabile dell’Edilizia Scolastica della provincia di Cosenza Ing. Carravetta, oggi se ne ha prova e diventa pubblica, ponendo seri interrogativi sulla buona fede degli intenti volti alla risoluzione della vicenda.