All’indomani della beatificazione di Francesco Maria Greco , il prete acrese contraddistintosi per la sua umiltà e il suo forte spirito missionario, spunta fuori una vecchia fotografia, ritrovata quasi per caso, assieme al ricordo e alla testimonianza di un uomo che , particolarmente devoto al Beato, ha fatto degli insegnamenti del prete il suo faro di riferimento. Era il 22 maggio del 1961 e ad Acri avveniva la traslazione delle Sacre Spoglie dei Venerabili Maria Francesco Greco e Maria Teresa De Vincenti fondatori dell’Istituto delle Piccole Operaie dei Sacri Cuori, dal cimitero di Acri alla Chiesa di San Francesco. A portare sulle proprie spalle l’urna del Beato, Giorgio Caravetta , giovane mastro, poi divenuto preside amato e stimato nella comunità che oggi con commozione ricorda quel giorno. "Già trent’anni fa per me , ma non solo, Francesco Maria Greco era un Santo, una figura straordinaria".
In particolare per Giorgio Caravetta quella giornata segnò l’inizio di una carriera scolastica che "benedetta dal Beato" , ha dichiarato , è stata improntata, in quarant’anni di servizio , sul senso di umiltà e giustizia.
"È grazie all’insegnamento di quell’uomo così tanto umile quanto carismatico che nella mia vita ho imparato a valutare sempre con il cuore e con quel senso di equilibrio e giustizia che auguro , ai tanti giovani, di poter trovare".