In vista delle consultazioni per l’elezione dei nuovi sindaco e consiglio comunale, i residenti di contrada Sorbo, a una decina di chilometri dal centro cittadino, minacciano di disertare l’appuntamento con le urne.
Il motivo è la soppressione, con relativo accorpamento a Serralonga, del seggio elettorale.
“Siamo qui come abitanti della frazione di contrada Sorbo – si legge in una loro nota – per lamentarci di un episodio che ancora una volta penalizza oltremodo la nostra zona. Il seggio elettorale n°26, ubicato nella scuola presente a Sorbo, è stato accorpato a Serralonga e questo causerà notevoli disagi per gli otre 250 cittadini elettori di Sorbo, costretti a dover “emigrare” al momento delle votazioni”.
A Sorbo “tanti elettori sono anziani e questo spostamento provocherà notevoli disagi soprattutto a questa fascia di popolazione. La nostra frazione è da anni totalmente abbandonata e deturpata da ogni cosa, i servizi sono ridotti ai minimi termini e ci si ricorda di noi esclusivamente al momento di versare nelle casse del Comune le tasse oppure nel periodo elettorale, quando frotte di pseudopolitici invadono le nostre abitazioni elemosinando voti”.
La struttura che ospitava il seggio n°26 “è sede anche di una cappella per le funzioni religiose e di un associazione socio-culturale, che si occupa costantemente, e in forma gratuita, della manutenzione e della pulizia. Considerando questa situazione, abbiamo deciso di costituire un comitato di cittadini preposto a fare sentire la nostra voce nelle sedi opportune e con forme di protesta pacifiche”.
Da qui “l’intenzione di iniziare una raccolta di firme attraverso la quale chiederemo la riapertura del “nostro” seggio elettorale, altrimenti l’11 giugno saremo costretti a disertare in massa il voto”.
Da “Il Quotidiano del Sud” del 22-04-2017