Dopo le polemiche sulle novità introdotte dal nuovo calendario relativo alla raccolta differenziata dei rifiuti porta a porta, la ditta che la gestisce per conto del Comune, la E-log, ne spiega i motivi.
“La variazione al calendario previsto per la raccolta ed i servizi aggiuntivi – spiega la E-log in una nota – sono stati proposti per migliorare ulteriormente la raccolta dei rifiuti. Aver stabilito un servizio di ritiro pannoloni/pannolini, con espressa richiesta all’ente Comune, rappresenta un modo per diminuire la percentuale di indifferenziato e non certamente qualcosa di superfluo”.
Acri, infatti, “è fra i Comuni più virtuosi per quanto riguarda la percentuale di raccolta differenziata raggiunta, il 63%, ottimo risultato. La ditta E-log, che gestisce la raccolta nel nostro Comune, esprime un vivo ringraziamento nei confronti di tutti gli acresi che hanno permesso di raggiungere questo traguardo e, per incentivare ancor più il servizio propone, a decorrere dal due maggio alcune variazioni ed alcuni servizi extra”.
Si tratta di “un servizio di ritiro a domicilio di pannolini/pannoloni (materiale maleodorante) dalle 10:00 alle 13:00 di martedì, previa richiesta presso il Comune. Una squadra si occuperà di far fronte a tale servizio utile specialmente per le famiglie che accudiscono gente allettata. Altro servizio aggiuntivo sarà il ritiro dell’olio vegetale esausto. Questa raccolta verrà effettuata nei giorni di lunedì, mercoledì e venerdì. Gli utenti dovranno depositare l’olio, riposto in apposite bottiglie di plastica, di fianco ai contenitori/ mastelli per la raccolta”.
Gli incaricati della ditta “effettueranno, porta a porta, una campagna di sensibilizzazione sull’intero territorio con consegna del nuovo calendario. Le modifiche apportate al calendario sono importanti per ottimizzare il servizio esistente e per evitare l’abbandono indiscriminato dei rifiuti sul territorio.
Questi servizi aggiuntivi, in via sperimentale, al momento, sono destinati al territorio di Acri centro, successivamente saranno interessate anche le frazioni”.
Da “Il Quotidiano del Sud” del 30-04-2017