C’è un malato cronico e ciò rappresenta un paradosso in quanto si tratta dell’ospedale Beato Angelo.
Decreti, promesse, annunci di nuovi servizi e nuovo personale, visite di politici e Commissari.
La realtà è che il nosocomio vive una situazione drammatica.
Ad oggi non si registrano né nuovi servizi né nuovo personale, così come promesso innumerevoli volte, di conseguenza il presidio sanitario è in difficoltà per garantire assistenza e sicurezza e quei pochi medici ed infermieri presenti, fanno il possibile.
Si ha l’impressione che all’Asp interessi veramente poco la struttura, fino a qualche anno fa punto di riferimento di un vasto e difficile (dal punto di vista orografico) territorio.
In attesa del potenziamento (se mai avverrà), il Beato Angelo fa registrare due disservizi. Da qualche giorno, infatti, il Day Hospital, attivo dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 14, è sospeso per mancanza di personale.
Pare che quest’ultimo (medici ed infermieri) sia stato trasferito laddove ce ne è più bisogno. I pazienti sono stati dislocati presso l’ospedale di Rossano, a circa un’ora di viaggio, con palesi enormi disagi.
A poche sono servite le vibranti proteste degli utenti, tra cui molti anziani, che nei giorni scorsi hanno trovato la porta d’ingresso chiusa.
Il responsabile del servizio, dott. De Bonis, non ha potuto fare altro che stringersi nelle spalle, chiedere scusa ed invitare i pazienti a rivolgersi agli organi competenti.
Situazione difficile anche a chirurgia. Sempre a causa della mancanza di personale, gli interventi programmati, che vengono effettuati un paio di giorni alla settimana, saranno sospesi dall’1 al 20 agosto.
Chi era prenotato per essere sottoposto ad un intervento chirurgico, dovrà ora rivolgersi agli ospedali di Cosenza o Castrovillari.
Il Beato Angelo, quindi, sempre più povero di servizi, una patata bollente per la nuova Amministrazione insediatasi da pochi giorni.
Il sindaco Capalbo ha già incontrato il direttore generale Asp, Raffaele Mauro, per denunciare preoccupazione e malumore.
Comune ed Asp sono al lavoro ma pare che non sia affatto facile reperire personale da utilizzare al Beato Angelo, soprattutto in questo periodo in cui molti sono in ferie.
Nel frattempo, il presidio perde di importanza ed i cittadini preferiscono rivolgersi altrove con le pesanti conseguenze che ne derivano sia per gli utenti, costretti a lunghi spostamenti, che per il territorio e la comunità che rischiano di perdere un’importante struttura.
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