Gli artigiani acresi, continua a farsi apprezzare non solo nella propria regione ma anche fuori. Acri sempre più fucina di bravi artisti, poeti, scrittori, barman, pizzaioli, vetrai, cantanti ed ora anche cuochi.
Nelle scorse settimane, nella cornice storica e istituzionale della Camera dei deputati, precisamente presso l’Aula dei gruppi parlamentari, dove l’on. Giorgio Lainati ha portato i saluti della presidente Laura Boldrini, si è svolta la cerimonia del Collegium Cocorum della Federazione Italiana Cuochi, presieduta dal presidente Rocco Pozzullo.
Riconoscimento assegnato a cuochi provenienti da tutta Italia per i 25 anni di professione e per alti meriti professionali. Tra questi, a ricevere il prestigioso collare, anche un noto cuoco e ristoratore acrese, Romolo Romano, il quale ha specializzato nei banchetti la sua attività, proponendo un’offerta di alto profilo nel territorio di Acri a cui fa riferimento anche una domanda proveniente da zone come Corigliano, Rossano, Cosenza e paesi Arbereshe.
Romano, dopo il conseguimento del diploma all’istituto alberghiero di Paola, ha proseguito il suo lavoro e la sua professione nella sala ricevimenti di famiglia, aperta nel 1969, alla quale, anno dopo anno, ha apportato ulteriori miglioramenti scaturiti proprio dal percorso di studi, fino a diventarne figura centrale e di riferimento.
Questo riconoscimento non fa altro che confermare l’impegno, l’investimento ed il rischio sostenuti per esercitare e rendere sempre più professionale il settore della ristorazione in una zona montana, come quella di Acri, sempre più in dismissione. Inoltre, con la categoria “Amici dei cuochi”, istituita in questa edizione, la Federazione ha assegnato il collare pure a personalità della politica, giornalismo ed agro-alimentare italiani, tra cui Bruno Vespa, Roberto Giacobbo, l’on. Dorina Bianchi. Con questo riconoscimento a Romano, la città di Acri può annoverare un’altra eccellenza, su scala nazionale, che lavora ed investe nel territorio.