Attorno alla Santificazione di Sant’Angelo, vi sono numerose attività collaterali organizzate dai Frati cappuccini o da associazioni; percorsi, visite guidate, mostre, vendita di oggetti ed anche ristampe di libri molto datati.
E’ il caso di una serie di poesie raccolte da Padre Giacinto da Belmonte, nel 1885, in occasione di una sua donazione alla città (1884) di un dipinto raffigurante il Beato Angelo che consegna al popolo acrese la Statua della Madonna Addolorata, meglio conosciuta come Madonna dei bisogni.
Padre Giacinto pensò di raccogliere in un volume dal titolo “Il Beato Angelo d’Acri e la Madonna Addolorata”, tutti i pensieri scritti da poeti, religiosi e scrittori locali.
Oltre cento pagine con la prefazione di Frate Piero Sirianni e resa possibile grazie all’interessamento della libreria Germinal di Acri.
La prima parte è dedicata a Sant’Angelo, alla sua vita, ai suoi prodigi, ai suoi miracoli, la seconda alla Madonna, la terza raccolgie poesie e sonetti composti da intellettuali acresi, tra cui Vincenzo Padula, Raffaele Capalbo, Francesco Scervini.
Francesco Osso, in futuro Padre Giacinto da Belmonte, nasce nel 1839 e muore nel 1899, volle fortemente la Basilica del Beato Angelo realizzata tra il 1893 ed il 1898 ed al cui interno si trova il dipinto.
“Il testo è frutto di ricerche e testimonianze, scrive nella prefazione Frate Piero, ed è ha un duplice obiettivo, riportare alla luce la raccolta degli scritti e tributarne gli autori ma anche far conoscere la figura di Padre Giacinto."