Ernesto Galli Della Loggia con “Il tramonto di una nazione”, Giulia Sissa con “La gelosia”, Francesco Bausi con “Leggere il decameron”, per la saggistica,
Domenico Dara con “Appunti di meccanica”, Simona Lo Iacono con “Il morso”, Michele Mari con “Leggenda privata”, per la narrativa, sono i finalisti della decima edizione del Premio letterario Vincenzo Padula organizzato dalla Fondazione Padula, presieduta da Giuseppe Cristofaro e dall’Amministrazione Comunale, assessorato alla cultura.
L’evento, in programma dal 29 novembre al 2 dicembre, giornata della premiazione, si terrà, come al solito al palazzo Falcone.
I sei finalisti incontreranno i cittadini e gli studenti, coinvolti nel Premio, nei seguenti giorni; Galli Della Loggia, il 3 novembre alle 17,30, Sissa il 6 novembre alle 17,30, Bausi l’8 novembre alle 17,30, Dara il 9 novembre alle 9,30, Lo Iacono il 10 novembre alle 9,30 e Mari l’11 novembre alle 9,30.
Gli incontri si terranno al palazzo Falcone. Il Premio coinvolge, sin dalla sua istituzione, tutte le scuole del territorio con gli studenti impegnati nella lettura e nella recensione dei testi.
Le migliori recensioni saranno premiate con borse di studio.
La manifestazione si è oramai ritagliata uno spazio rilevante nel panorama culturale non solo regionale ma anche nazionale e permette alla città di essere proiettata, per alcuni giorni, al di fuori dei confini comunali.
Lo scorso anno il Premio ha catturato l’attenzione anche di Sette, il noto settimanale del Corsera, che gli ha dedicato un’ampia pagina di commenti arricchiti da foto della giornata conclusiva.
L’evento prevede incontri, sia al mattino che al pomeriggio, mostre, seminari.
Negli anni scorsi il Premio ha visto la partecipazione di grossi nomi tra cui Mario Monicelli, Riccardo Iacona, Giuseppe Tornatore, Carlo Verdone, Daniel Pennac, Nanni Moretti, Carmine Abate, Gianni Amelio, Ferruccio De Bortoli, Claudio Martelli.
Il Premio è intitolato all’acrese Vincenzo Padula, prete, scrittore e giornalista vissuto tra il 1819 ed il 1893, noto per le sue battaglie a favore dei disagiati e contro i nobili, fondatore del giornale Il Bruzio deve tacere, poi fatto chiudere dai poteri forti.
La giuria, presieduta da Walter Pedulà, è composta da Nicola Merola, Raffaele Nigro e Santino Salerno.
In questa edizione sarà ricordato Giovanni Russo, editorialista del Corsera e componente della giuria scomparso qualche mese fa.
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