Il paesologo e poeta Franco Arminio venerdì pomeriggio ha presentato, in anteprima nazionale, nella Sala delle Colonne del Palazzo Sanseverino-Falcone, il suo nuovo libro “Cartoline dai morti”.
L’iniziativa, rinviata a fine settembre per un imprevisto dell’ultimo momento, è stata organizzata da Giacinto Le Pera e Alessandro Siciliano. I due sono stati molto bravi a creare attesa e curiosità per l’evento, al punto da riempire la capiente sala. E questo, di per sé, è già un successo.
Arminio ha allestito un vero e proprio spettacolo, con una collaudata formula interattiva, in cui il pubblico non è soltanto un fruitore, ma è protagonista.
Molto apprezzate le performances musicali del calabrese Pierluigi Virielli, in grado di sintonizzarsi perfettamente con il tono della serata e di intercettarne gli umori.
Arminio ha declamato alcuni dei componimenti del suo nuovo libro, ironicamente penetrante. Ha quindi coinvolto il pubblico, che ha partecipato in varo modo, ma sempre stando al gioco.
Il senso dell’iniziativa stava tutto nell’impegno di questo artista irpino: “ritrovare il tempo dell’arcaico per un nuovo Umanesimo delle montagne”. La declamazione delle poesie era in realtà un pretesto, per “unire il computer al pelo selvatico”, cercando nelle radici il senso di una esistenza irrimediabilmente proiettata nel futuro.
Da “Il Quotidiano del Sud” del 25-11-2017