Acri. Il liceo classico Julia compie 50 anni. Tornato nella sua sede originaria, due anni fa, grazie all’impegno dell’allora assessore alla cultura e pubblica istruzione, Paola Capalbo, alla dirigente Rosa Pellegrino ed all’amministrazione provinciale, oggi lo Julia è ospitato in una struttura nuova, funzionale e sicura.
Ed è proprio l’ex assessore, attuale docente di filosofia e storia, Paola Capalbo, che spiega perché è importante il liceo classico. Secondo la Capalbo, da 24 anni in servizio al liceo, questa scuola ha una forza particolare in quanto è l’unica completa, in grado di formare lo studente in modo esaustivo, attraverso i valori del mondo classico. Il maturando è in grado di capire che cosa è stata la civiltà romana, identificare le etimologie, capire le radici latine e greche di molti termini scientifici, ecco perché il liceo classico è utile anche per chi voglia proseguire con le facoltà scientifiche. Lo studio delle lingue classiche, infatti, è scienza tanto quanto lo studio delle leggi della materia o della gravitazione universale. La stessa fisica è un sapere storico, perché analizza campioni di realtà che viaggiano e si trasformano nel tempo. Sul latino e sul greco si sono addestrati e si formano informatici, fisici, ingegneri, medici ed economisti. Non solo, aggiunge la Capalbo, in occasione dei 70 anni della Costituzione, attiverò un corso perché i ragazzi sappiano quali sono i loro diritti ed i loro doveri. Nei mesi scorsi, a livello nazionale, il liceo classico è stato messo sotto accusa perché non preparerebbe i ragazzi al mondo del lavoro ma dalla sua parte si sono schierati personalità come Umberto Eco e Luciano Canfora.