Nelle aule dell’Iti si formano imprenditori, grazie a un progetto di alternanza scuola lavoro che ad oggi risulta essere leader nella provincia di Cosenza.
Si progettano laboratori di analisi cliniche e ambientali, curando ogni aspetto giuridico, produttivo, commerciale, in risposta al fabbisogno del territorio acrese. Il pool di progettisti è composto da 80 ragazzi, di cinque classi, del corso di studi tecnico industriale. Quella che stanno vivendo è un’esperienza virtuale ma con coordinate e dati reali. Un’idea che potrebbe essere vincente nel territorio di Acri e che risponde a precise indagini di mercato condotte in fase preliminare.
Il professore Cosmo Mustica, docente di economia e diritto e responsabile del progetto, ha sperimentato con successo l’Ifs, acronimo che sta per “impresa formativa simulata”. «Gli studenti sono seguiti nel proprio percorso da un’azienda reale, assunta come modello di riferimento in ogni fase di sviluppo della propria idea», spiega il professore Mustica. «Una metodologia che mira a incentivare lo spirito d’iniziativa e di imprenditorialità».
L’intuizione dell’utilità di sperimentare percorsi di alternanza in campo economico attraverso l’impresa simulata, è stata del dirigente dell’Ipsia Iti Ipseoa Giuseppe Lupinacci. E i risultati di oggi gli danno pienamente ragione. Il progetto è stato avviato nell’anno scolastico 2016-2017 (con Mustica ha lavorato anche la professoressa Romilda Perri), individuando un’azione prevista dalla legge 107 del 2015 (che stabilisce 400 ore di alternanza scuola-lavoro in un triennio per gli istituti tecnici e professionali) e poco attuata in Calabria.
I ragazzi, in una prima fase di sensibilizzazione e orientamento, hanno esplorato e analizzato il territorio, lo stato dell’arte nel settore, i clienti potenziali, il target della concorrenza. Nella seconda e terza fase hanno sviluppato la business idea, definendo mission, forma giuridica e il business plan, il documento di fattibilità con la verifica preventiva dei possibili risultati economico-finanziari. La quarta fase ha riguardato la creazione: l’atto costitutivo, lo statuto, l’impianto contabile e amministrativo.
Adesso lavorano per lo start-up, quinta e ultima fase, attraverso il supporto del simulatore Ifs Confao, nato da una disposizione del Miur del 2014, che consente la verifica della gestione produttiva e commerciale dell’azienda.
Il simulatore nazionale, che mette in connessione i progetti di Ifs di tutti gli istituti secondari di secondo grado italiani, conferma il primato dell’Iti di Acri nella provincia di Cosenza: è stata la prima scuola ad aver creato la sua impresa.
Le classi coinvolte sono la quarta A ambientale, le quarte e le quinte A e B biotecnologie sanitarie.
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