Acri Liceo Classico Julia: Palestra e Auditorium ancora chiusi!

Era il 1968 quando ad Acri apriva le sue porte agli studenti per la prima volta il liceo classico nella centralissima via Don Luigi Sturzo.

E quest'anno che la scuola soffia le sue prime 50 candeline è tempo anche di b lanci e resoconti. Assolutamente positivi i numeri che hanno visto in questo primo mezzo secolo di vita passare tra i banchi del Classico tantissimi studenti, con la scuola che ha sempre giocato un ruolo centrale nella formazione di molti giovani.

Lo sa bene perché conosce e ama profondamente questa scuola Paola Capalbo che da docente di storia e filosofia è tornata proprio quest'anno ad insegnare al Classico dopo 23 anni di assenza. «La cultura classica e filosofica che da oltre cinquant'anni in questa scuola si cerca di trasmette ai ragazzi - ci ha spiegato la Capalbo - non è affatto obsoleta ma anzi permette allo studente di affrontare qualsiasi percorso di studi universitari perché lo dota di importanti e precise coordinate storiche e logiche che nessuna altra formazione riesce a fornire. È sicuramente una scuola complessa - ha aggiunto - che non offre conoscenza a costo zero».

Ma al di fuori della eccellente didattica che contraddistingue la formazione classica, qualche lacuna la fanno invece registrare le condizioni dell'edificio che ospita la scuola.
Rimasto chiuso per circa quattro anni perché sottoposto a lavori di messa in sicurezza da parte della Provincia, la struttura è stata riaperta nel 2016. In quella occasione c'era proprio Paola Capalbo in qualità di assessore alla Cultura nella giunta Tenuta a tagliare il nastro. Purtroppo il restyling interessò solo una parte della struttura mentre un'ala dell'edificio ancora oggi continua a rimanere inagibile. A pagarne il prezzo più alto gli studenti perché continuano ad essere orfani di palestra e auditorium. Quindi l'auspicio è che vengano terminati anche gli altri lavori.

Per quel che riguarda l'auditorium <<per anni - ha ricordato la Capalbo  - ha rappresentato un importante luogo  di incontro e confronto non solo per la scuola  ma per l'intera comunità. Oggi vederlo dismesso  ci rattrista ed è per questo  che come scuola ha  annunciato la Capalbo - ci batteremo affinché la Provincia  al più presto  intervenga così da renderlo agibile  e restituirlo  alla intera  comunità >>.