L’ascensore che collega viale Calamo con via Padula, a breve entrerà in funzione.
L’opera fu realizzata ben undici anni fa e faceva parte dei cosiddetti Pit, piani integrati turistici e Psu, piani di sviluppo urbano.
Fu l’amministrazione guidata da Nicola Tenuta, cento destra, dal 2000 al 2005, ad intercettare i fondi regionali per riqualificare alcune zone del centro e realizzare importanti opere.
Nella lista, difatti, comparivano la riqualificazione di via Padula, di via Roma, di piazza Beato Angelo, di piazza Sprovieri, ora area pedonale.
Tra le opere da realizzare anche le scale mobili che dovevano congiungere via Calamo, area parcheggi, con via Padula, cuore del centro storico. Siamo nel 2001.
L’amministrazione comunale seguente, guidata da Elio Coschignano, 2005/2010, centro sinistra, decise di optare per un ascensore che, non solo non è mai entrato in funzione ma che è stato al centro di tantissime polemiche. Anche l’assessore regionale all’urbanistica di quel tempo, Tripodi, criticò l’opera definendola un obbrobrio mal concepito in un contesto urbanistico ed architettonico che nulla a che fare con quello della zona.
Intervenne anche il dipartimento regionale di urbanistica che accusò l’amministrazione comunale di aver modificato l’opera originaria ed aver violato il protocollo d’intesa.
Oltre a problemi burocratici insorsero anche altri di natura tecnica; l’ascensore, per poter funzionare, deve rispettare norme in materia ed essere dotato di alcuni dispositivi tra cui video camere e sistemi di allarme. Necessaria, anche, la presenza costante di personale adeguatamente formato. Oggi, finalmente, pare che questi ostacoli siano stati superati.
E’ un bel colpo da parte dell’amministrazione guidata da Capalbo che in nove mesi è riuscita a risolvere questioni che si protraggono da dieci anni.
L’ascensore, in questi giorni oggetto di un’ accurata manutenzione interna ed esterna, dovrebbe funzionare solo negli orari di punta, ovvero dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 19.
Si tratta di un’opera importante perché collega via Calamo, dove insistono un centinaio di parcheggi, con via Padula, cuore pulsante del centro storico dove sono presenti, oltre che numerose attività commerciali anche palazzo Padula, sede dell’omonima Fondazione, un istituto bancario, il poliambulatorio, un ufficio postale, una scuola e gli uffici dell’agenzia delle entrate.
Un’opera, quindi, che serve a decongestionare il traffico di via Padula.
Chi, infatti, deve recarsi in questa strada può parcheggiare in via Calamo ed utilizzare, gratuitamente, l’ascensore posizionata di fronte palazzo Padula.
A breve, quindi, cambieranno, e di molto, le abitudini di residenti e turisti per quanto riguarda il piano traffico, soprattutto in questa zona.
L’amministrazione comunale, infatti, ha previsto anche l’introduzione del ticket parcheggi, i cosiddetti grattini, dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 20, per un costo di un euro ad ora nelle zone più frequentate, ovvero zona ospedaliera, via Amedola, via Padula, via Jungi.
Un provvedimento resosi necessario per ridimensionare il problema legato alla sosta selvaggia, indiscriminata e a tempo indeterminato che, di fatto, penalizza le attività commerciali.
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