La partecipazione alle attività sportive agonistiche scolastiche è da sempre motivo di orgoglio. È un'occasione didatticamente produttiva che fornisce conoscenze e competenze trasferibili, come il lavoro in team, il comportamento leale, il rispetto. Valori che guideranno gli alunni nella vita.
Probabilmente tutto ciò non è stato colto dal dirigente scolastico del Liceo V. Julia, dal momento che ha deciso di negare agli alunni della sua scuola la partecipazione alla gara di Corsa Campestre provinciale.
Decisione sopraggiunta come un fulmine a ciel sereno, la mattina stessa della competizione, all'ultimo minuto, lasciando di stucco tutte le persone pronte per la partenza.
Gli alunni e i docenti accompagnatori, si sono subito ribellati, supportati anche da alcuni genitori, esponendo l'autorizzazione regolarmente concessa e protocollata dallo staff del dirigente ben cinque giorni prima.
Ma le ragioni esposte non sono valse a nulla.
Senza alcun motivo apparentemente valido, il Dirigente ha deciso di revocare tutto negando la possibilità ai ragazzi di gareggiare.
Gli alunni fieri di portare il buon nome della scuola nell’agonismo sportivo, dopo tanti mesi di allenamento con i loro insegnanti, hanno visto tutti i loro sforzi vanificarsi senza capirne il perché. I valori dello sport, il senso di appartenenza a un'istituzione, a una squadra, sono caduti nell'oblio per la mancanza di sensibilità e di rispetto nei confronti del lavoro dei ragazzi e dei docenti.
Gli alunni del Liceo Classico esprimono il loro rammarico per quanto accaduto, increduli dell'ennesimo fatto increscioso.
Solidali, nell' intento di sensibilizzare tutti e avere la speranza di poter accedere in futuro a queste manifestazioni non più con dissapori, ma con il sostegno della Scuola, che educhi allo sport, ai principi e al rispetto del prossimo.