Come Partito Comunista e Fronte della Gioventù Comunista sosteniamo e appoggiamo l'iniziativa dei cittadini acresi in difesa dell'ospedale e del diritto alla salute.
La situazione della sanità in Calabria é critica, la Regione chiude gli ospedali per ottimizzare le risorse, costringendo numerosi calabresi a percorrere decine se non centinaia di km per potersi curare, mentre gli ospedali ancora aperti hanno personale e posti letto insufficienti, strutture carenti e reparti mal funzionanti. Nella sanità calabrese ormai si prediligono gli interessi delle cliniche private rispetto agli interessi dei cittadini, avvantaggiandole con finanziamenti di decine di milioni annui da parte della Regione e l'inefficienza voluta del servizio pubblico obbliga i calabresi a rivolgersi ad esse.
Tutto ciò non è colpa del caso, ma della pessima gestione delle giunte che hanno guidato la nostra regione negli ultimi decenni, che hanno utilizzato la sanità calabrese come torta da spartire con i loro amici sperperando milioni di soldi pubblici. Inoltre l'Unione Europea impone il diktat del contenimento della spesa pubblica, obbligando gli stati a tagliare i servizi per aumentare i fondi destinati al pagamento del debito pubblico e per aumentare i finanziamenti ai settori privati, salvando banche e finanziando le spese militari, l'istruzione e la sanità privata, ecc. L'obiettivo dell'Europa è costruire un sistema sanitario sul modello di quello statunitense, dove solo gli ospedali privati funzionano, ma il cui costo e accessibile solo ai ricchi, lasciando morire chi non puo permettersi le cure. La soluzione per noi comunisti non é costruire nuovi ospedali, che saranno inefficienti come i precedenti, per mancanza di personale, fondi e attrezzature, ma:
-Rilanciare la sanità pubblica riaprendo gli ospedali, migliorandone le strutture e dotandoli di nuovi attrezzature e ambulanze;
-Assumere più personale e migliorarne la preparazione, per ridurre la disoccupazione e rendere piú efficiente il Servizio;
- Istituire un registro tumori in Calabria, dove muoiono migliaia di persone ogni anno per i mali causati dai rifiuti tossici interrati dalla ndrangheta con il consenso tacito della politica locale. Un registro potrebbe aiutare a comprendere la gravità del problema e a strutturare un intervento sia sanitario che politico adeguato;
-Smettere di finanziare la sanita privata, una vera e propria lobby che specula sulla pelle dei calabresi e che muove migliaia di voti, infuenzando la politica locale.
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