La Sorical, società a capitale misto pubblico-privato, attualmente in liquidazione, “fornisce” acqua a 368 comuni calabresi, il tutto alla faccia del referendum sull’acqua pubblica del 2011!
I calabresi tra il novembre 2004 e il dicembre 2016, hanno pagato a questa società tariffe illegittime. Dati ufficiali alla mano, risulta tra i 140 e i 120 milioni di euro la differenza tra gli importi fatturati abusivamente e quelli che invece andavano fatturati con l'applicazione delle tariffe di legge. Una somma pazzesca, di cui nessuno ha finora parlato e su cui il potere politico continua a tacere ignobilmente, perché il sistema ha fatto e fa comodo a tanti.
Noi cittadini abbiamo subito l’incapacità dei politici locali di difendere i comuni che amministrano. A parte un solo caso isolato (Borgia - CZ), in cui un comune ha presentato ricorso al TAR, la stragrande maggioranza ha subito e continua a subire passivamente questo abuso.
La Sorical ha ricevuto dalla Regione Calabria, anticipazioni per investimenti sulla rete che in buona parte non sono stati mai effettuati.
Intanto, anche noi acresi paghiamo direttamente l’inefficienza della politica. Cronica è la mancanza d’acqua in ampie zone del territorio comunale, coincidenti per lo più all’acquedotto gestito da Sorical. Non c’è acqua, si chiudono i rubinetti, ce n’è troppa e li chiudono lo stesso! Molti nostri concittadini sanno bene di cosa stiamo parlando.
Non accettiamo di essere presi in giro: non regge più la scusa per la mancanza d’acqua attribuita ai “famosi” interruttori magnetotermici, che durante i temporali saltano e interrompono l’erogazione di energia elettrica alle pompe! Come cittadini chiediamo rispetto.
Nessuna amministrazione negli ultimi decenni è stata lungimirante nell’adottare misure di prevenzione e manutenzione del rete idrica comunale.
Vogliamo che tutte le informazioni su un bene pubblico ed essenziale come l’acqua siano chiare e puntuali: le analisi sulle acque (potabili e reflue) e ogni comunicazione sull’interruzione dell’erogazione nelle diverse zone del territorio comunale devono essere pubblicate sul sito internet e sui canali di comunicazione istituzionali. Infine, chiediamo formalmente all’amministrazione comunale di voler procedere contro Sorical alla sospensione in via cautelativa dei pagamenti per violazione delle norme contrattuali di fornitura, all’impugnazione delle tariffe illegittime davanti al TAR e alla restituzione delle cifre indebitamente incassate.
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