Acri. Dopo pochi giorni dalla presentazione delle candidature, uno dei due candidati alle primarie, Giuseppe Cristofaro, inaugura quella che sarà una lunga ed accesa campagna elettorale. Lo fa non per presentare il suo programma (ciò è previsto nei prossimi giorni) ma per lanciare un appello, o meglio per farsi interprete e sostenere l'invito di un gruppo di studenti e di lavoratori che chiede il differimento delle primarie già fissate al sedici dicembre. Dice Cristofaro: "questo è uno strumento di forte democrazia e partecipazione per cui occorre impegnarsi per coinvolgere il maggior numero di elettori e non del Pd. Chi non recepisce la volontà di chi chiede con forza di votare, commette un crimine di democrazia ed impedisce al partito di crescere e di ottenere importanti risultati. Mi auguro che la maggioranza del direttivo ci ripensi, ragioni e trovi un'altra data che possa garantire una partecipazione massiccia. Mi rivolgo anche agli organismi provinciali e regionali perché ciò avvenga e nello stesso tempo condanno la prova di forza portata avanti dal direttivo che continua a chiudersi a riccio ed a mostrare i muscoli." E aggiunge: "il Pd deve essere la guida dell'intero centro sinistra e deve mettere da parte ambiguità e la poca trasparenza che lo hanno caratterizzato finora." Circa la regola che stabilisce la candidatura al consiglio comunale in caso di sconfitta, Cristofaro dice: "proporrò al partito di dare spazio ai giovani." E conclude: "dobbiamo recuperare fiducia e consensi ed evitare di commettere errori gravi come nel caso delle primarie nazionali quando la segreteria non è stata capace di allestire i seggi in periferia."