La scorsa settimana i lavoratori Lsu – Lpu impiegati dal Comune, con il tempo pieno, per la raccolta dei rifiuti, avevano incrociato le braccia, bloccando, di fatto, il servizio.
Lamentavano il ritardo dell'ente nella corresponsione delle mensilità loro dovute.
Questi lavoratori sono pagati in parte dalla Regione e in parte, il cosiddetto tempo pieno, dal Comune. Quest'ultimo aveva accumulato un ritardo di ben diciannove mensilità.
Subito dopo la protesta, i lavoratori hanno ricevuto il pagamento di tre delle diciannove mensilità arretrate.
Il Comune ha riconosciuto il tempo pieno a 21 lavoratori, tra cui i sette impiegati nella raccolta dei rifiuti.
Gli altri quattordici non hanno ricevuto un centesimo delle loro venti mensilità arretrate e ora si chiedono il perché.
Bollano questa situazione come un inqualificabile atto di discriminazione tra lavoratori, si chiedono e chiedono il motivo ufficiale per cui sia stato riconosciuto il pagamento di tre mensilità arretrate solo a sette di loro.
A questi arretrati vanno poi aggiunti quelli della Regione, che non corrisponde le spettanze dallo scorso mese di luglio.
Al momento non hanno dato vita a forme di protesta, ma il clima ne sembra esserne la vigilia.
Giovedì prossimo si riunirà il consiglio comunale e questi lavoratori porteranno all'attenzione dell'assemblea civica la loro vicenda, sperando che qualcuno qualche spiegazione plausibile gliela dia.
Fonte: del 27-11-2012