Maurizio Torchio per la narrativa con “Cattivi”, Umberto Ambrosoli per la saggistica con “Coraggio” e Vito Teti per scritture del nostro tempo con “Terra inquieta”, sono i vincitori dell’ottava edizione del Premio letterario Vincenzo Padula, intitolato al prete e scrittore acrese. La giuria è composta da Walter Pedullà, presidente e da Nicola Merola, Raffaele Nigro, Raffaele Perrelli, Giovanni Russo e Santino Salerno. Altri riconoscimenti andranno a Gianni Riotta per il giornalismo, Vinicio Capossela per la musica, Daniel Pennac per la narrativa internazionale, a Ettore Scola per la sezione “Vincenzo Talarico”, a Sonia Ferrari e Michele Laudati del parco nazionale della Sila, a Nicola Paldino, presidente dela banca mediocrati, a Italo Richchi, presidente della fondazione italiana circoli calabresi ed a Mario Bozzo, presidente della Fondazione Carical. La rassegna è in programma dal 3 al 7 novembre dislocata tra il palazzo Falcone ed il cinema comunale.
Ricco e variegato il programma che, come al solito, coinvolge le scuole, quest’anno ben sette, e gli studenti stimolati nel leggere i libri e nel farne una recensione. Durante la giornata finale agli alunni saranno assegnate borse di studio donate dal Rotary e dalla Fondazione Padula. La manifestazione si occuperà anche di cinema, enogastronomia, musica, ambiente, storia. “Calabria da expo”, questo il titolo pensato dalla Fondazione Padula, presieduta da Giuseppe Cristofaro che dice; “è nostra intenzione offrire possibilità ed opportunità ma riteniamo che la Calabria ha tanto da esporre, è la Calabria delle conoscenze, della storia, delle risorse ambientali, artistiche e culturali. Il titolo potrebbe rappresentare anche un grido di speranza, una scommessa, una sfida per i giovani, forse anche il rimorso per un passato irresponsabile verso le future generazioni, di certo un investimento carico di attese e di futuro. Il Premio, aggiunge Cristofaro, non è una semplice passerella ma è frutto di un anno di lavoro e coinvolge studenti, poeti, narratori e chiama a raccolta le voci, le fatiche, le vite di quanti , con rinnovato impegno civile e con la forza dirompente della cultura, lavorano per costruire il volto nuovo di una Calabria da esporre e rappresentare al mondo.” Si comincia martedì 3 alle 10 con la mostra di reperti archeologici trovati sul territorio, quindi alle 15,30 il convegno su “Acri tra Sibari, Crati e Sila” con la partecipazione di amministratori, esperti e studiosi, mercoledì 4 alle 10 spazio al sociale e ad alcune cooperative, alle 11 spettacolo teatrale realizzato dalla Crisalide, alle 16,30 presentazione del libro dell’ex ministro Antonio Guidi “Con gli occhi di un burattino di legno”, alle 19 spettacolo musicale dal titolo “Ohi dottò” di Cataldo Perri, giovedì 5 alle 17 convegno su “Donne e mafia", venerdì 6 omaggio alle 17 eccellenze calabresi e riconoscimenti a Fabio Curto, Marco Taranto, Simone Curto, Loredana Nigrie Massimo Scaglione, seguirà la proiezione del documentario sulla vita di Vincenzo Padula dal titolo “La penna di Bruzio”, sabato, infine, la giornata conclusiva, alle 10 gli studenti dialogheranno con Ettore Scola, poi, dalle 17, la premiazione condotta da Maria Cuffaro, giornalista Rai ed a cui prenderanno parte anche il presidente della Provincia, Occhiuto e quello della Regione, Oliverio, oltre al sindaco Tenuta.
Le opere consegnate ai premiati sono realizzate dal maestro Silvio Vigliaturo. Alla conferenza stampa erano presenti anche De Vincenti ed Abbruzzo, del consiglio di amministrazione e Romagnino, presidente della commissione cultura del Comune.
“La rassegna si amplia sempre di più, ha detto De Vincenti e quest’anno ha coinvolto anche scuole al di fuori del contesto locale, ma mi auspico un smepre più interessamento verso Padula del mondo accademico.”
Per Romagnino “queste iniziative non fanno altro che arricchire il bagaglio culturale di ognuno di noi e farci esprimere liberamente visto che cultura è sinonimo di libertà, ben vengano questi momenti di confronto e dibattito.”
Infine Abbruzzo pone l’accento sull’importanza delle tradizioni e delle nostre radici “ed aver inserito una giornata dedicata all’archeologia locale è stata una felice intuizione.”
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