Acri. Momenti di forte tensione si sono vissuti venerdì mattina al liceo scientifico e classico “Vincenzo Julia”. Proprio in occasione della festa in onore del Beato Angelo, compatrono della città. Da una parte gli studenti, e qualche genitore, dall’altra la preside, Rosa Pellegrino. Minacce, proteste, slogan ed anche i carabinieri, giunti solo per un semplice controllo e non giammai perché chiamati. L’oggetto del contendere? Una circolare, condivisa da tutti, emanata all’inizio dell’anno scolastico in cui si faceva presente che la scuola avrebbe riconosciuto, per l’anno scolastico 2015/2016, come festa religiosa locale, e quindi come giorno di vacanza, quella di San Giuseppe, peraltro patrono della città, che cade il 19 marzo e non quella in onore del Beato Angelo che ricorre il trenta di ottobre, appunto ieri.
C’è di più; in una delle tante ordinanze la preside è stata molto chiara; chi effettua assenze cosiddette strategiche, o personale esse venivano considerate di massa, soprattutto nei giorni 30 e 31 ottobre, e, quindi, sarà penalizzato di un punto nel voto finale della condotta. A questo punto potrebbe accadere anche per quanto successo venerdì. Agli studenti, pare, è stato vietato indire un’assemblea, da qui le vibranti proteste. Dopo l’orario previsto, la preside, invece, ha intimato la chiusura dei cancelli ed ora gli alunni, circa cinquecento, rischiano un ammonimento che, alla fine, potrebbe incidere sul voto finale riguardo la condotta. I ragazzi sono rimasti fuori, sotto la pioggia, e fanno sapere che andranno avanti per far valere le proprie ragioni. Secondo alcuni genitori, le misure adottate dalla scuola sono molto restrittive e, soprattutto in questi giorni particolari, dovrebbero essere più flessibili. Ora si attendono le posizioni della scuola.