Acri. Finisce con un'archiviazione, il procedimento giudiziario penale che vedeva di fronte l'ex europarlamentare, Gino Trematerra e l'attuale vice sindaco, Salvatore Ferraro. I fatti risalgono al 2013 quando i due diedero adito ad una serie di considerazioni politiche a distanza, attraverso dibattiti pubblici, stampa e web, sfociate, spesso, anche in giudizi personali pur mai indicando nome e cognome.
Trematerra, (difeso dal'avv. Pierluigi Pugliese) ritenutosi evidentemente offeso, decise di sporgere querela nei confronti di Ferraro (difeso dall'avv. Andrea Ferraro). Nei giorni scorsi il giudice Livio Cristofano, accogliendo la richiesta del sostituto procuratore, Domenico Assumma, ha deciso per l'archiviazione del caso in quanto, si legge tra l'altro nella motivazione, "la querela rientra in una complessiva e prolungata polemica politica a distanza che non costituisce reato contro la persona." In pratica, il giudice ha ritenuto che Ferraro ha esercitato il suo legittimo diritto di cronaca, di critica e di satira politica, che gli articoli "incriminati", apparsi sul suo blog, facevano riferimento a fatti riscontrabili e documentati da contestualizzarsi in una prolungata polemica politica a distanza con il Trematerra e, quindi, non ascrivibili ad ostilità personale nei confronti dello stesso e che, ancora, gli stessi articoli rappresentavano una immediata e proporzionata reazione ad un comizio di Trematerra del gennaio 2014. Ferraro, soddisfatto, commenta così sul suo blog: "penso di aver dimostrato, con i miei scritti, che per essere liberi bisogna avere coraggio, il coraggio di dire la verità, di dire quello che quasi tutti pensano e pochi dicono sottovoce, di reagire proporzionatamente a fatti ingiusti altrui di fronte a persone che pretendono, invece, il silenzio. Il silenzio è mafia, era il titolo di uno dei miei articoli, con ciò intendevo dire, come ho spiegato nella mia memoria difensiva, che ritengo la mafia non solo una organizzazione criminale ma anche una mentalità, un costume, un modello sub culturale di visione dei rapporti umani."