Acri. La domanda che serpeggia negli ambienti politici è; il sindaco Nicola Tenuta cederà alle richieste di alcuni consiglieri di maggioranza o resterà sulle sue posizioni? Nei giorni scorsi, Viteritti, Cavallotti e Pettinato, attraverso queste colonne, oltre a sollevare alcune questioni amministrative, hanno anche inoltrato precise richieste al primo cittadino. Alcune di esse potrebbero mettere in crisi Tenuta che, al momento, preferisce prendere tempo. I tre consiglieri, hanno chiesto, tra l’altro, una rivisitazione della giunta dopo due anni di governo. Un rimpasto, per la verità, chiesto da mesi da Viteritti e Cavallotti a cui, ora, si aggiunge anche Pettinato. Tre membri su dieci della maggioranza, quindi, ritengono che così come è l’esecutivo non va bene e che necessita di un ricambio per un rilancio amministrativo dell’amministrazione. Tenuta è chiamato ad una decisione difficile e sofferta per evitare brutte sorprese. Entro il trenta aprile, infatti, il consiglio comunale dovrà approvare il bilancio di previsione e la maggioranza non può certo arrivarci spaccata. Per quella data, quindi, Tenuta dovrà individuare sacrificati e sostituti. Difficile, al momento, capire quali saranno le mosse di Tenuta anche perché tutti e cinque i collaboratori godono della sua massima fiducia e sembrano intoccabili sebbene accusati, più volte nel corso di questi due anni da alcuni settori della maggioranza, di scarsa produttività. C’è di più; Viteritti e Cavallotti chiedono di rivedere i regolamenti che riguardano servizio idrico e tari mentre Pettinato punta l’indice contro sprechi e inutili e costose nomine esterne. Questioni spinose che stanno creando non poco imbarazzo e fibrillazione all’interno della maggioranza e grattacapi al sindaco Tenuta chiamato ora ad un certosino lavoro per tenere compatta la sua amministrazione. In questi due anni Tenuta ha ostentato sicurezza, coraggio e determinazione, noncurante di pressioni e richieste. Sarà così anche stavolta?