Tra le tante criticità che deve affrontare l’amministrazione comunale, vi è anche quella legata all’erogazione dell’acqua che, in ogni periodo dell’anno, ma soprattutto nei giorni di forte maltempo ed in periodi di grande siccità, non avviene in modo regolare.
Nei giorni scorsi, in occasione di piogge, vento e nevicate, molte zone del territorio sono rimaste senza il prezioso liquido per molte ore e alcuni giorni.
Famiglie, negozi, imprese ed aziende agricole hanno vissuto momenti di difficoltà tra polemiche e critiche che hanno indotto l’assessore ai lavori pubblici, Salvatore Ferraro, a spiegare i motivi di questo grave disservizio. “Quando non esce acqua dai rubinetti pensate a Ominiello, è lui l’artefice del maleficio”, scrive sul suo blog, Ferraro. Che, poi, fa un vero e proprio excursus su quello che è uno dei serbatoi più importanti della città. Un racconto non senza critiche, pieno di sana ironia e documentato con dati di fatto.
“Da Croce di Greca – scrive Ferraro - attraverso una serie di tornanti, si scende fino alle rive del fiume Mucone dove si trova Ominiello, dove tecnici geniali, su proposta di amministratori illuminati, hanno costruito una grande vasca di raccolta delle acque provenienti da Bocca di Latte ed anche una cabina elettrica ed un impianto di sollevamento che trasportano l’acqua da Ominiello, situato a settecento metri, a Croce di Greca, oltre mille e da qui, per caduta, al serbatoio di Colle Logna.”
L’impianto di Ominiello presenta molte criticità e va incontro a continui black-out, specie in condizioni atmosferiche avverse, eppure costa 250mila euro annui di energia elettrica e 100mila di manutenzione. Insomma, non certo un ottimo affare.
L’impianto di Ominiello, che alimenta circa il 60% del centro, risale al 1970 e nel corso degli anni è stato più volte potenziato senza, però, che venissero eliminate le criticità (corposo dislivello tra parte originaria e parte finale, condutture ed energia elettrica insufficienti).
Oggi, costa circa 400mila euro all’anno, il piccolo uomo, e spesso le case restano senza la sua acqua. L’ennesimo sbaglio del passato.