Acri. Da luglio a settembre. Questo il periodo in cui si sarebbero dovuti effettuare i lavori di ristrutturazione dell'ufficio postale di via Padula. A tutt'oggi, invece, la struttura resta ancora chiusa. Dopo sei mesi, quindi, non si sa nulla circa l'apertura dell'ufficio che è situato in un posto strategico, ovvero nel cuore del centro storico, e che serve una zona in cui sono presenti importanti servizi come un istituto bancario, il poliambulatorio, una scuola elementare, il mercato di frutta e verdura, l'agenzia delle entrate.
Un'area, quindi, popolata. I lavori di restyling hanno interessato sia l'esterno ma soprattutto l'esterno della struttura che sarà più funzionale ed accogliente. Locali ampi e riscaldati, comoda sala di attesa, servizi igienici e per disabili e bancoposta. Al momento, però, solo disagi e poche notizie in merito alla riapertura dell'ufficio. Gli utenti, soprattutto quelli che avevano depositi postali presso la struttura, sono costretti a recarsi nella succursale di via Duglia, distante un paio di chilometri. Tra loro ci sono anche molti anziani che più di altri stanno vivendo in modo negativo il disservizio. Secondo indiscrezioni fondate, l'ufficio postale non può aprire in quanto mancherebbero tutti i suppellettili, ovvero sedie, armadi, scrivanie e banconi per impiegati ed utenti. A nulla sono valsi anche gli appelli dell'amministrazione comunale che ha chiesto a Poste Italiane un'accelerazione per la riapertura della struttura. L'azienda, comunque, ha deciso di effettuare dei tagli anche nella cittadina silana. Appena, infatti, riaprirà l'ufficio di via Padula chiuderà per sempre quello di via Duglia che ora sta, in pratica, sostituendo il primo. Si tratta di una decisione discutibile visto che quello di Duglia abbraccia una serie di popolose frazioni tra cui Sant'Angelo, Gioia, Pagania, Vallone Cupo.