Sarà, forse, troppo tardi (visto che il decreto legislativo diventerà attuativo il prossimo 13 settembre) ma gli avvocati acresi e delle zone limitrofe, ci provano ugualmente. Cercheranno di sensibilizzare gli organi competenti affinchè anche il tribunale di Acri non sia soppresso. Una mossa tardiva ma non per questo inutile. Nei giorni scorsi un gruppo di avvocati si è riunito presso la sede di via De Vincenti per organizzare eventuali iniziative ed alla fine si è deciso di ritrovarsi giovedì mattina dalle 9,30 nello stesso luogo.
In una lettera (clicca qui) a firma di alcuni avvocati sono stati invitati esponenti politici, organi di stampa, cittadini. La sezione del tribunale di Acri serve non solo il centro pre silano ma anche i paesi albanesi, Bisignano e Luzzi. Al suo interno è ubicato anche l'ufficio del giudice di pace.
Numerose sono le pratiche che vengono evase. La sua soppressione creerebbe non pochi disagi ad una nutrita popolazione già penalizzata dalla posizione geografica.
C'è di più: se dovesse essere chiuso anche il tribunale la città perderebbe un altro servizio importante dopo la Guardia di Finanza, gli uffici Enel, lo sportello Equitalia. In tutti questi anni la classe politica e dirigente ha fatto davvero poco per difendere gli interessi e i diritti della città noncurante del fatto che le eventuali soppressione dei servizi penalizza tutti i cittadini.
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