Acri. A pochi giorni dall'ultimo giorno utile, Udc e Pd, hanno presentato ricorso al Tar impugnando la delibera del Consiglio Comunale dello scorso 30 dicembre 2013 con la quale l'amministrazione comunale dichiarava lo stato di dissesto finanziario del Comune a seguito dei richiami della Corte dei Conti. Udc e Pd, che sono all'opposizione, chiedono l'annullamento della delibera e di tutti gli atti consequenziali e successivi adducendo una serie di motivazioni riconducibili tutte al fatto che non c'erano i presupposti per arrivare a questa situazione estrema che poteva e doveva essere affrontata diversamente. Il legale che rappresenta e difende i ricorrenti, Giuseppe Pitaro del Foro di Catanzaro, evidenzia che non c'erano i presupposti per arrivare al dissesto atteso che l'articolo 244 del Testo Unico degli Enti locali prevede che ci si trova nello stato di dissesto finanziario quando l'Ente non può garantire l'assolvimento delle funzioni e dei servizi indispensabili oppure esistono nei confronti dell'Ente crediti a cui non si può far fronte validamente. Presupposti, secondo i ricorrenti, che erano e sono del tutto inesistenti, in quanto il Comune poteva far fronte ai debiti con gli strumenti previsti dalla legge ed inoltre lo stesso Comune ha sempre garantito ai propri cittadini tutti i servizi, quelli indispensabili e quelli non indispensabili, né si trovava nella situazione di Ente strutturalmente deficitario in base ai parametri previsti dalla legge. "Le forze di opposizione – si legge in una nota - si oppongono al dissesto perché esso arreca un danno grave ed irreparabile alla comunità a seguito dell'aumento delle tariffe ed aliquote che mettono in forte difficoltà imprese, attività commerciali, famiglie e soprattutto le fasce più deboli che saranno tagliate fuori dalla fruizione dei servizi essenziali come mensa e trasporto scolastico. Il dissesto bloccherà lo sviluppo dell'intero territorio con danni irreparabili per diversi anni per cui appare pienamente legittimo e doveroso, da parte delle forze politiche ricorrenti, che rappresentano tutti i cittadini, impugnare la dichiarazione di dissesto in quanto lo stesso è stato dichiarato in modo precipitoso, pretestuoso, illogico, infondato ed immotivato e soprattutto senza l'esistenza dei presupposti di legge necessari." Il ricorso di Udc e Pd, che si aggiunge a quello della maggioranza, comporterà ora il rinvio dell'arrivo della Commissione che potrà mettere piede a palazzo Gencarelli solo quando i ricorsi saranno trattati e valutati, ovvero entro trenta giorni.
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