Acri. "Apprendiamo con stupore che questa amministrazione ha la ferma intenzione di smantellare il museo Maca e quanto di buono è stato costruito in dieci anni." Lo affermano i consiglieri di minoranza Udc e Pd, Vigliaturo, Molinari, Maiorano, Capalbo e Mascitti che hanno indetto una conferenza stampa per lanciare l'allarme sulle intenzioni della giunta Tenuta. "Si tratta di una scelta scellerata e immotivata ma i fatti parlano chiaro – affermano i cinque consiglieri – l'amministrazione in questi primi undici mesi di governo non ha fatto nulla per tutelare e rilanciare il museo." Sul banco degli imputati l'assessore alla cultura, Paola Capalbo: "sia in consiglio comunale che durante gli incontri istituzionali e con i dirigenti comunali, la responsabile della cultura ha dimostrato poco interesse verso il museo nonostante esso rappresenti un orgoglio per la città e per gli acresi. Capalbo ha criticato la gestione del museo ma alla fine non ha fatto nulla per migliorarlo ed, anzi, con il suo atteggiamento da irresponsabile sta provocando danni irreparabili. " Poi i cinque consiglieri tirano fuori una relazione che l'ex responsabile dell'ufficio culturale, Giuseppe Altomari, ha inviato al sindaco qualche mese fa. Cinque pagine in cui Altomari, in sostanza, sottolinea la volontà dell'assessore alla cultura di non puntare sul museo. "Una scelta – dicono Pd e Udc – che ha provocato la perdita di un finanziamento regionale pari a 250mila euro che sarebbe dovuto servire per l'organizzazione di eventi, mostre e dibattiti. Vi sono chiare responsabilità sulla perdita dei fondi e francamente non abbiamo ancora inteso cosa voglia fare questa amministrazione nel settore della cultura e per il museo in particolare. A tutt'oggi registriamo solo forti ritardi e confusione in un ambito delicato e che dovrebbe rappresentare il volano per lo sviluppo socio ed economico della città. Ringraziamo – concludono i cinque consiglieri – sia il maestro Vigliaturo che quelle associazioni che in tutti questi mesi hanno provveduto a sostituirsi ad un'amministrazione latitante che si sta facendo conoscere solo per l'immobilismo e la incomprensibile discontinuità amministrativa."