Una tragica domenica, quella vissuta ieri dalla comunità acrese ma soprattutto dalla popolosa frazione di Serricella. A. G., 60 anni, residente alla frazione di San Martino, ha perso la vita in seguito ad un incidente stradale mentre era alla guida del suo trattore.
Erano da poco passate le tre del pomeriggio, l'uomo, come spesso faceva, si stava recando nel suo appezzamento di terreno sito in località Conca di Serricella, a pochi metri dalla sua abitazione ed a circa 10 km dal centro urbano. Mentre percorreva la strada comunale, il mezzo pesante si è ribaltato schiacciando il corpo di G.. Avvisato da automobilisti di passaggio, immediato è stato l'arrivo del 118 il cui personale non ha potuto fare altro che constatare la morte sul colpo.
L'uomo, infatti, è deceduto per le troppe ferite e lesioni riportate al capo ed al torace. Le diverse tonnellate del mezzo lo hanno praticamente ucciso senza che potesse avere una pur minima reazione. Non senza difficoltà le operazioni che hanno permesso l'estrazione del corpo senza vita del G., effettuate dai vigili del fuoco di Cosenza.
Rabbia e disperazione tra i familiari e tra gli amici dell'uomo molto conosciuto nella frazione Serricella. Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri coordinati dal maresciallo Roberto Luciani che hanno effettuato i rilievi del caso. Ancora da chiarire, però, i motivi che hanno provocato il ribaltamento del trattore. Forse un malore improvviso, o la perdita del controllo del mezzo a seguito di un'operazione di guida o forse ancora un tratto di strada dissestato e pericoloso. G., dicono gli amici, era bravo nella guida del mezzo e non era certo uno sprovveduto. Percorreva quell'arteria tante volte alla settimana per coltivare quel pezzo di terra a cui era molto affezionato. Da queste parti coltivare i campi oltre ad essere fonte di reddito principale rappresenta anche una passione per molti proprietari terrieri. Intanto, la città è costretta a registrare l'ennesimo incidente di un agricoltore a bordo del mezzo di lavoro.
Il terzo in pochi anni. Troppi, di certo. Nello scorso mese di ottobre perse la vita Pasquale Longobucco, 58 anni, in località San Giacomo mentre qualche mese prima era toccato ad un giovane di appena 29 anni, Francesco Sposato. Un triste primato che dovrebbe far riflettere.