Acri. La Fondazione “Vincenzo Padula” è al lavoro in vista della prossima edizione del Premio Nazionale Letterario, intitolato al prete e scrittore acrese. L’evento, come annunciato dal presidente della Fondazione, Giuseppe Cristofaro, è in programma dal 3 al 7 novembre prossimi. Si tratta della settima edizione che vedrà la serata finale, con i vincitori delle varie sezioni, sabato sette all’interno del palazzo Falcone. Ma fino a quella data la Fondazione non starà con le mani in mano. Ha, infatti, organizzato una serie di manifestazioni, quasi un’introduzione alle giornate finali dell’evento, con convegni, dibattiti e mostre. Sabato prossimo aprirà i battenti una mostra di artisti locali, pittori, scultori, poeti, narratori. Via Amendola, nel cuore dell’area pedonale, è la location scelta per ammirare diverse opere realizzate da artisti locali. Ampio spazio sarà riservato ai ragazzi con un’apposita manifestazione che dovrebbe tenersi nei primi mesi di ottobre, una sorta di festa della narrativa per ragazzi. La Fondazione ha intenzione di offrire alle scuole di ogni ordine e grado alcuni libri che gli studenti dovranno leggere e recensire. Il coinvolgimento degli alunni è sempre stato uno degli aspetti più importanti del Premio Padula ed il riscontro, in termini di partecipazione è stato ampio. Sempre nel mese di ottobre sono previsti una serie di incontri con i finalisti scelti dalla giuria tecnica, presieduta da Walter Pedullà, e da quella popolare formata da intellettuali e cittadini. Vi è molta attesa e curiosità, inoltre, attorno al documentario sulla figura di Vincenzo Padula, il primo in assoluto, realizzato da artisti locali e che dovrebbe essere pronto per fine ottobre. Tra gli ospiti della serata finale, trapelano già le prime indiscrezioni. Tra i premiati dovrebbero figurare lo scrittore Andrea Camilleri ed il regista Paolo Sorrentino. Intanto, la Regione Calabria premia, ancora una volta, la Fondazione Padula che compare tra i beneficiari ammessi a finanziamento. Elargiti centomila euro per svolgere attività culturali entro il 2015. Non è la prima volta, comunque, che la Fondazione Padula riesce ad intercettare fondi e ciò vuol dire che, evidentemente, produce ed anche bene.