Acri. Doveva rappresentare la sola presentazione degli ottanta candidati ma in realtà la manifestazione del centro sinistra, ovvero Pd, Sel e Psi, si è rivelato un vero e proprio comizio da parte del candidato a sindaco Giuseppe Cristofaro. L'ex assessore e consigliere regionale, docente 65enne, ci mette tanto pathos tanto da essere interrotto più volte dai numerosi simpatizzanti che hanno riempito la sala Falcone. Mario Bonacci, ex assessore comunale Pd, coordina gli interventi, quindi lascia spazio ai candidati all'assise presentati uno ad uno. Infine Cristofaro che si lascia trasportare dall'euforia ed anticipa di qualche giorno la presentazione del suo programma. Lo fa con enfasi e con la sua nota ed apprezzata dote oratoria. "Non siamo contro nessuno, vogliamo solo una nuova primavera di democrazia, una città non più suddita ma protagonista attiva." Partono i primi applausi e poi annuncia gli impegni in caso di vittoria; "rinuncerò all'indennità di sindaco e diminuirò quelle degli assessori per costituire un tesoretto da devolvere alle associazioni di volontariato, metterò mano alla macchina comunale che deve essere riorganizzata, cercherò di far diventare la città un polo culturale di attrazione, collaborerò fattivamente con i comuni limitrofi e difenderò a denti stretti l''ospedale." Cristofaro parla per quasi un'ora, ammalia e strappa applausi da una sala in cui sventolano le bandiere di Sel e del Psi. Poi aggiunge; "sono consapevole che non sarà facile attuare il programma vista la delicata situazione finanziaria dell'Italia e delle casse comunali ma cercherò di instaurare rapporti con gli enti sovra comunali per lavorare in sinergia e intercettare fondi." Cristofaro tocca tutti i settori, spesso si sbilancia e prende impegni gravosi e sottolinea; "c'è tanto da fare nel campo dell'ambiente, delle infrastrutture e dei servizi sociali, insieme, senza distinzione di colori, possiamo farcela."