Acri. Nella sua città di adozione (è nativo di Bonifati, ma abita ad Acri da circa trenta anni, ndr), Giuseppe Cristofaro, docente di latino, 65enne, ha ricoperto in passato sia il ruolo di consigliere che di assessore comunale e attualmente è presidente della Fondazione Padula. Sposato con due figli, non ha mai occupato la poltrona istituzionale più importante, quella di sindaco, perché mai candidatosi. Ci prova ora guidando una coalizione formata da Pd, suo partito di appartenenza, Sel e Psi. Un passato come prete (anni '80, ad Acri,ndr), poi dirigente autorevole del Pci, assessore regionale e sindaco di Bonifati dal 2000 al 2005. Spiega così la candidatura; "ho accolto il grido di democrazia, la domanda della nuova politica, la voglia di una nuova etica pubblica che viene da giovani,donne,cittadini indignati per una politica chiusa in logiche ristrette." Un progetto ambizioso sebbene sa benissimo che all'interno del suo stesso partito c'è più di uno che non gli vuole proprio bene. A cominciare dall'ex sindaco Coschignano, primo cittadino dal 2005 al 2010. I due erano, e forse lo sono ancora, su posizioni completamente differenti e frequenti furono le invettive che si inviano a distanza. Cristofaro è noto anche per la sua diplomazia ed è riuscito a mettere tutti attorno allo stesso tavolo per "una nuova primavera di democrazia", il suo slogan; "credo che sia giunto il momento che i cittadini debbano essere protagonisti e non più spettatori ed in questo senso puntiamo al potenziamento degli uffici comunali periferici." Poi l'etica; "punteremo alla trasparenza nei concorsi, all'incompatibilità tra eletti ed incarichi professionali ai familiari ed alla riduzione dei costi della politica e se eletto rinuncerò all'indennità di sindaco e ridurrò quella degli assessori." Sugli aspetti finanziari, Cristofaro va giù pesante; "la situazione è drammatica, il comune è vicino al predissesto, occorre tagliare consulenze e studi inutili, istituire un ufficio legale, lottare l'evasione fiscale, intercettare i fondi europei." Per rilanciare l'economia, Cristofaro, pensa alle attività produttive, all'artigianato ed al turismo; "bisogna valorizzare e commercializzare i nostri prodotti di punta come il suino nero e quelli caseari, incentivare l'agriturismo, istituire lo sportello unico delle imprese, organizzare manifestazioni in grado di far conoscere meglio il territorio e le sue peculiarità, rilanciare il turismo ambientale, recuperare parco Varrise." Cristofaro preferisce non dare giudizi sugli avversari; "vorrei fosse una campagna elettorale accesa ma corretta, io rispetto entrambi, a me piace dire cosa voglio fare per la città piuttosto che polemizzare con gli altri due candidati."
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