La chiesa San Domenico ed il piazzale antistante, seppure ampi, sono apparsi molto piccoli per ospitare quanti hanno voluto rendere omaggio alla salma di Luigi Violetta, per tutti Gino. La città si è fermata completamente, o quasi, molte le attività commerciali che hanno abbassato la saracinesca, tanti i cittadini che hanno voluto partecipare ai funerali che si sono svolti ieri mattina.
Violetta, 55 anni, lascia la moglie e due figli giovani, di cui uno candidato al consiglio comunale che si rinnoverà a fine mese. Presenti in migliaia, tra cui molti amici o semplici conoscenti, provenienti anche dai centri limitrofi. Presente anche una folta rappresentanza del "Motoclub Salvatore Pignataro" di Acri. La famiglia Violetta è molto nota e stimata in città. Gino, come il fratello Franco, era impegnato in un'attività artigianale per la produzione di grondaie sita nel comune di Luzzi ma era anche un grande appassionato di moto di grossa cilindrata che maneggiava con sicurezza.
Noto per la sua generosità e simpatia ma anche per il suo modo di vestire. Estroso ed eclettico. Con bandana, giubbotto in pelle e camperos cavalcava con orgoglio e soddisfazione la sua Triumph Rocket III, moto di classe. Violetta ha perso la vita sabato scorso, attorno alle 16. Mentre era alla guida della sua moto, in località Petrini di Luzzi, si è scontrato con una Opel Corsa. Un urto frontale e violento che ha scaraventato il corpo del centauro sull'asfalto. Inutili gli immediati soccorsi, l'uomo è morto sul colpo.