Difficile trovare una poltrona libera all'interno del cinema in occasione dell'incontro tra i cittadini e Giuseppe Graziano, candidato nella lista Casa delle libertà a sostegno di Wanda Ferro. "Infrastrutture, sanità e agricoltura, sono i tre settori sui quali si giocherà il futuro della Valle del Crati", dice Graziano "e più in generale della Sila grande. Tre ambiti sui quali bisogna ritornare ad investire, con serietà e nuove progettualità, per garantire ai cittadini e alle imprese che vivono ed operano in questo ampio comprensorio, di uscire, una volta per tutte, dall'isolamento economico e produttivo in cui è stato relegato da decenni di cattiva gestione politico amministrativa, e questo è paradossale, soprattutto per una nobile città come Acri, il cui territorio rientra, per lunghi tratti, nel perimetro del Parco nazionale della Sila e quindi con immense potenzialità. Come si può pensare di valorizzare un'area così strategica senza creare collegamenti viari né garantire la rete di trasporti che interconnetta con il resto della Regione.
Le infrastrutture – ha detto Graziano - rappresentano un nodo centrale nella crescita di un territorio, una priorità per consentire a territori come quello della Sila e della Valle del Crati, una prospettiva di sviluppo dinamico e moderno. Avere un sistema di trasporti efficiente e sostenibile è un passo in avanti per rilanciare la Calabria e farla diventare competitiva, senza però dimenticare di avere cura e preservare il nostro territorio. Acri, per esempio, porta con se l'handicap paradossale di non avere arterie stradali importanti, ecco perché è opportuno, sfruttando magari i canali di finanziamento comunitari, sbloccare il progetto della Sila-Sibari, un'opera strategica per l'economia ed il turismo.
Così come il sacrosanto diritto alla salute che anche in quest'area, per onorare la razionalizzazione della spesa, ha subito importanti defezioni. Un'altra sfida – ha poi aggiunto Graziano – è rappresentata dal mondo verde. Abbiamo bisogno di un'agricoltura sana, rispettosa dell'ambiente, delle specificità locali e degli ecosistemi ma attenta alla ricerca ed all'innovazione. Un esempio su tutti sono l'agricoltura biologica e biodinamica legate alle vocazioni dei territori. Ritengo che oggi l'agricoltore debba essere incoraggiato e sostenuto sia per preservare il patrimonio dei sapori, una ricchezza inestimabile, sia per garantire trasparenza sull'origine, qualità e sicurezza della filiera alimentare. Occorre dare un forte impulso alle aziende affinché certifichino processi e prodotti, alla filiera corta, alla tutela e valorizzazione delle varietà e delle razze, alle aziende aperte che sperimentano circuiti di vendita diretta che vadano oltre i canali tradizionali e raggiungano capillarmente anche la grande distribuzione organizzata. E' mia ferma convinzione – ha poi concluso Graziano - che non si debba mortificare mai più quella che è la vocazione principale del nostro territorio, che, con una vera politica di sostegno e di innovazione che può risvegliare impegno professionale e passione anche nei giovani, facendoli appassionare a questo antico mestiere."
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