Si arricchisce di nuovi ed importanti, e per certi versi, inquietanti, particolari la vicenda che ha visto coinvolti gli studenti del liceo classico e scientifico “Julia.” Gli alunni, circa cinquecento, come si ricorderà, hanno messo in sena una pacifica manifestazione, lo scorso venerdì trenta ottobre, per protestare contro le rigide misure adottate dalla scuola.
In particolare gli alunni contestano le norme riguardo le assenze. Per puro caso, ma non sappiamo fino a che punto, l’iniziativa si è svolta nel giorno dei festeggiamenti in onore del Beato Angelo, compatrono della città, che la scuola, con apposita circolare, non aveva concesso come giorno di vacanza.
Ma venerdì gli studenti chiedevano anche l’indizione di un’assemblea d’istituto, poi non concessa, probabilmente perché chiesta proprio nel giorno del Beato Angelo. Da qui le vibranti proteste sotto la pioggia e con la partecipazione di qualche genitore. All’inizio dell’anno scolastico, l’istituto aveva deliberato e riconosciuta come festa religiosa quella in onore di San Giuseppe, che cade il 19 marzo. Una scelta, pare, condivisa da tutti, docenti, genitori ed alunni visto che nessuno si è opposto. Come vuole la legge, la scuola redige anche il regolamento ed il 24 ottobre, alle 12,44 viene pubblicato sul portale della scuola. L’articolo che interessa le assenze, il n°6, precisa che “sarà sottratto un punto, nel voto finale, a ciascuno in caso di cinque giorni di assenze per trimestre, cinque ritardi e cinque uscite anticipate. Regole troppo rigide?
Forse, fatto sta che il regolamento non viene contestato da nessuno e viene applicato. C’è di più; nei giorni scorsi la preside Rosa Pellegrino aveva avvisato, tramite circolare, che “il trenta ottobre, festa del Beato Angelo, le attività didattiche si sarebbero tenute regolarmente e che le assenze arbitrarie degli alunni, nei giorni 30 e 31 ottobre, sarebbero state sanzionate.”
Ma torniamo al regolamento; esso viene modificato “in corso d’opera” e diventa ancora più restrittivo. Guarda caso viene cambiato il giorno dopo la vicenda dello scorso venerdì, ovvero sabato 31 ottobre e pubblicato sul sito della scuola alle 12,46. Probabilmente la scuola vuole frenare e prevenire le cosiddette “assenze strategiche e di massa.” Rispetto al primo, quello del 24 ottobre, viene aggiunto un altro motivo per il quale è prevista la sottrazione di un punto all’alunno, ovvero “partecipazione ad assenze di massa o singole strategiche.” A questo punto, se l’istituto applicherà questa postilla, quella di venerdì scorso sarà considerata come “assenza di massa” e, quindi, a chi ha partecipato, quasi tutti, sarà sottratto un punto. Vedremo.
Gli studenti non ci stanno e minacciano altre iniziative supportate dai genitori. Nel frattempo, la scuola e la preside finiscono nell’occhio del ciclone e si beccano le rimostranze sui vari social network.
La vicenda di venerdì, pare, abbia coinvolto anche alcuni docenti che hanno avuto un duro scontro verbale con il dirigente. Insomma, un clima rigido che, speriamo, si rassereni subito, da una parte il dirigente scolastico che non sembra arretrare le sue posizioni, dall’altra i liceali che hanno in mente di mettere in atto lo sciopero bianco, ovvero restare in classe ma non partecipare alle lezioni. Sulla vicenda si è fatta sentire anche l’Unione sindacale degli studenti.
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