Acri. Si fanno sempre più stretti e cordiali, i rapporti tra le comunità religiose di Acri e Corleone. Grazie all'impegno del Padre Superiore del locale Convento, Pietro Amendola, qualche anno fa i frati cappuccini delle due città sono entrati in contatto perché accomunati dalla presenza di due figure religiose, il Beato Angelo d'Acri e San Bernardo da Corleone, entrambi frati cappuccini. Il prossimo ventuno settembre, a Corleone, sarà intitolata una piazza al Beato Angelo, all'anagrafe, Luca Antonio Falcone, e si tratta di un evento religioso che non ha precedenti visto che per la prima volta, al di fuori della Calabria, sarà intitolato un luogo pubblico al Beato Angelo. Nella stessa piazza sarà installata una statua del Beato, alta poco meno di due metri e realizzata in polvere di marmo dall'artista turco Murat Cura. Nella giornata di ieri, invece, la giunta comunale, guidata dal sindaco Nicola Tenuta, ha accettato la richiesta avanzata da Padre Pietro e, quindi, presto Acri avrà una via intitolata a San Bernardo da Corleone. Il tratto di strada individuato, al momento sprovvisto di intitolazione, si trova nei pressi della Basilica del Beato Angelo. Ora l'ultima parola spetta al Prefetto. I frati cappuccini delle due città hanno già promosso una serie di iniziative che si sono tenute nei mesi scorsi generando scambi culturali e sociali. Il tutto iniziò due anni fa quando, per caso, il superiore del Convento di Acri, Padre Pietro Amedola, entrò in contatto con i frati di Corleone. Da qui la volontà di far conoscere meglio alle rispettive comunità i due frati cappuccini.