Acri. Nella giornata di mercoledì, era stato convocato il consiglio comunale per eleggere il nuovo presidente dell’assise. Il civico consesso, però, ha preso subito un’altra piega. Dopo un paio di interrogazioni, presentate dalla minoranza, ha preso la parola il sindaco Tenuta. Sono circa le 16,30 quando il primo cittadino annuncia ai consiglieri, alla giunta ed alla città la notizia che, certamente, non avrebbe mai voluto dare: la Corte dei Conti di Roma ha bocciato il ricorso presentato dal Comune circa un mese fa.
L’udienza era fissata per mercoledì mattina ed il Comune era assistito dall’avvocato Gaetano Callipo. Il ricorso era stato presentato circa un mese fa contro la Corte dei Conti di Catanzaro che nello scorso mese di agosto aveva respinto il Piano di riequilibrio finanziario redatto dall’Ente nel luglio del 2014. Il Comune di Acri, quindi, resta nello stato di dissesto finanziario.
Cosa succede adesso? Il Comune dovrà redigere un nuovo Piano che dovrà essere presentato alla Corte dei Conti di Catanzaro entro novanta giorni dall’approvazione del consiglio comunale (tenutosi a fine settembre) quindi entro e non oltre il 30 dicembre 2016. In quella seduta, il punto all’ordine del giorno, l’unico in programma, era passato grazie ai soli voti dei consiglieri di maggioranza mentre si sono astenuti Capalbo, Mascitti e Fuscaldo del Pd, e Manes, Futuro Acrese, contrari Viteritti e Cavallotti, Movimento Acri Democratica. Assenti, al momento del voto, Molinari e Vigliaturo Udc.
Ma all’orizzonte vi è anche la concreta possibilità che tra qualche mese possa essere nominata una struttura commissariale. La vicenda parte dal lontano dicembre 2013 quando il consiglio comunale, con i soli della maggioranza, decide di dichiarare, dopo l’imposizione della Corte dei Conti, il dissesto finanziario. Il Comune, però, fa ricorso e nell’aprile del 2014 viene accolto. Nel luglio dello stesso anno, la Fondazione Trasparenza, incaricata dal Comune, redige il Piano di rientro bocciato, come scritto sopra, nello scorso mese di agosto. Nel mese di settembre la Corte dei Conti di Catanzaro ha inviato al Comune le motivazioni basate soprattutto sulla errata contabilizzazione dell’anticipazione di liquidità e sulla mancata riscossione dei tributi.
La discussione su questa vicenda, proprio perché non inserita nell’ordine del giorno, è stata brevissima. Il sindaco Tenuta ha invitato l’intero consiglio comunale a soprassedere in attesa delle motivazioni della Corte dei Conti che arriveranno tra circa un mese. Quindi si è aperto il dibattito sull’elezione del nuovo presidente dell’assise.
Alla fine, come da noi anticipato più volte, l’ha spuntata Luca Roselli che ha ottenuto nove voti, quelli della maggioranza. Sette le schede bianche, quelle dell’opposizione. Roselli, appartenente al gruppo In Movimento per Tenuta, prende il posto di Cosimo Fabbricatore che ha rassegnato le dimissioni una ventina di giorni fa, ed eletto, nel 2013, dalla maggioranza all’unanimità ed anche grazie ad un voto della minoranza. Dopo qualche mese, però, iniziano i contrasti con alcuni consiglieri di maggioranza. Seguono ben tre mozioni di sfiducia da parte delle opposizioni che, però Fabbricatore supera brillantemente. Quindi le prime dimissioni, respinte, e le seconde irrevocabili. Fabbricatore ha annunciato di dimettersi dal gruppo Liberi con Tenuta e di collocarsi come indipendente.
Luca Roselli
Cosimo Fabbricatore
Opposizione in Consiglio
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