Momenti di profondo raccoglimento religioso, ma anche di grande emozione si sono vissuti venerdì scorso durante la cerimonia di riconsegna, dopo il restauro, della statua del Cristo ligneo alla parrocchia di Santa Maria Maggiore, nell'antico rione di Padia.
Il restauro, eseguito dal Maestro Murat Cura, è stato finanziato dal Rotary Club di Acri, con i fondi provenienti dall'asta di beneficenza del 2012.
Il programma della cerimonia ha preso il via dalla Basilica del Beato Angelo, da cui è partita la processione con la statua del compatrono della comunità acrese, che, sotto una fitta pioggia, ha raggiunto, per la prima volta, la chiesa di Santa Maria Maggiore, quasi a voler accogliere il ritorno del Cristo ligneo.
Sotto di esso, in vita, il Beato Angelo ha pregato per quattro Quaresime, praticando anche l'autofustigazione. Vi sono elementi per datare la croce intorno al 1200.
Nell'occasione, accolto dal parroco Don Giampiero Fiore, dal Guardiano dei Padri Cappuccini, Padre Pietro Ammendola, e dal vicario foraneo Don Sergio Groccia, l'Arcivescovo di Cosenza – Bisignano, Salvatore Nunnari, ha presieduto i Vespri, in una chiesa gremita di fedeli.
Subito dopo è stato proprio il presule a scoprire il Crocifisso restaurato e a benedirlo.
Ad assistere alla funzione anche Nicola Tenuta, sindaco della città; Antonio Conforti, presidente del Rotary Club di Acri; Giovanni Fino, assistente del Governatore del Distretto 2100 del Rotary, Maria Rita Acciardi; Roberto Luciani, comandante della stazione Carabinieri di Acri; e Maria Teresa Manes, comandante della Polizia Municipale.
Ieri pomeriggio, sempre all'interno della chiesa, si è tenuto un convegno in cui sono state illustrate le diverse fasi del restauro della statua. Vi hanno preso parte, tra gli altri, il Maestro Murat Cura, il Prof. Giuseppe Abbruzzo, storico e direttore del periodico "Confronto", e l'Arch. Marcello Guido, presidente della commissione distrettuale Rotary Arte.
del 09-03-2014.