Acri. Sarà la volta buona? Se lo augurano tutti i cittadini, in primis i proprietari terrieri, le imprese, i commercianti, i tecnici e quanti vogliono costruirsi una casa. Il Comune ci riprova ma questa volta affidandosi ad un ente pubblico piuttosto che a liberi professionisti. Per la redazione del Psc, piano strutturale comunale, l'amministrazione comunale ha deciso di rivolgersi all'Università Mediterranea di Reggio Calabria e precisamente al Dipartimento di architettura e territorio.
L'amministrazione Tenuta, quindi, vuole accelerare, del resto quello del Psc era uno dei punti prioritari del suo programma. L'aspetto urbanistico del territorio, quindi, potrebbe essere finalmente ad una svolta positiva. La città aspetta il Psc da oltre trenta anni ma la cosa più grave è che negli ultimi dieci le varie amministrazioni hanno pagato a vuoto (circa 100mila euro di parcella) il prof. Pierluigi Cervellati, l'architetto bolognese, che, o per proprie inadempienze o per negligenza delle varie classi dirigenti, non ha portato a conclusione l'incarico lasciando così i 200 chilometri quadrati del territorio senza regole e prospettive.
Il rapporto tra il comune e Cervellati è terminato lo scorso anno nel peggiore dei modi, ovvero tra diffide e carte bollate. L'amministrazione comunale, guidata all'epoca da Gino Trematerra, decise di revocare l'incarico al professionista nominato nel lontano 1994, dall'allora sindaco Pasquale Zanfino. Ben venti anni, quindi, non sono bastati e non sono riusciti nell'impresa i sindaci che si sono avvicendati. Ora, imprenditori, liberi professionisti, piccole imprese, si augurano che i nuovi incaricati e questa amministrazione possano consegnare alla città uno strumento urbanistico importante anche ai fini degli aspetti economici e sociali.