Porte chiuse! Negato l’accesso ai cittadini, alle Associazioni, ai partiti e ai Consiglieri comunali di minoranza alla sala polivalente di San Giacomo d’Acri.
Il primo incontro del comitato “No esternalizzazione” nato per richiedere il ritiro della delibera per l’esternalizzazione del servizio di riscossione dei tributi comunali, per far fronte alla bassa percentuale di chi paga le tasse, (per detto dell’Amministrazione) inizia con le proteste e dure critiche alla maggioranza comunale e al dirigente che ha rilasciato il permesso di usufruire della sede e poi di fatto per motivi che si ignorano sono state trovate le porte chiuse impedendo al Comitato di tenere l’assemblea in programma.
Eppure, la concessione dei locali avvenuta regolarmente su richiesta dei consiglieri Cavallotti e Viteritti, non era poi così datata era solo del 18 gennaio 2017, di appena quattro giorni fa ma, a quanto pare, non sono bastati per predisporre tavoli e sedie e garantire l’apertura.
Da Facebook arriva la denuncia di quanto accaduto. Da un post del consigliere Luigi Cavallotti che afferma: di aver aspettato invano per quasi due ore insieme ai cittadini e ai promotori del comitato l’apertura della sala polivalente, ammonendo il dirigente comunale che ha rilasciato la concessione e commentando con “vergogna” “il suo comportamento che utilizza il comune come fosse casa sua, prima concede l’utilizzo della sala per oggi alle 17:30, per come potete verificare dalla richiesta fatta... e poi l’abbiamo trovata chiusa.”
Al commento del Consigliere Cavallotti si aggiunge anche quello del Segretario del PD locale Le Pera “ è stata una vergogna” e di altri cittadini: “Non si smentiscono mai! Cose assurde. Ad Acri va tutto bene vince l’antidemocrazia... Ma siamo in Italia paese democratico o siamo in dittatura acrese, il popolo deve sapere ciò che accade..."
Si attende l’evolversi della vicenda con le motivazioni dell’accaduto da parte dell’Amministrazione.