Dopo undici anni di comando della locale stazione e quattordici di permanenza ad Acri, va via il Maresciallo Roberto Luciani.
E’ stato infatti disposto il suo trasferimento a Loreto, in provincia di Ancona. Per il Carabiniere è un ritorno nella sua terra, essendo marchigiano.
Ma in Calabria aveva la sua seconda casa, per tutta una serie di ragioni. Chi sta nella Benemerita deve avere sempre le valigie pronte, con la consapevolezza che non esiste un luogo definitivo.
Roberto Luciani era arrivato ad Acri nel 2002, per assumere il comando della stazione Carabinieri del centro presilano nel 2005, sostituendo il maresciallo Antonio Pantano.
Proveniva da Savelli, in cui aveva prestato servizio dal 1998 al 2002. Ha 43 anni ed è Carabiniere dal 1993. Prima di venire in Calabria, aveva prestato servizio a Firenze e Roma.
Al di là della divisa, c’è comunque l’aspetto umano e ad Acri Luciani lascia un ottimo ricordo. E’ la figura giovanile che incarna l’impegno di un’arma che deve fronteggiare l’improbo compito di rimettere ordine laddove è necessario farlo.
In verità, Acri non è una frontiera del crimine, ma negli ultimi tempi qualcosa è cambiato e non serve far finta di nulla.
C’è un territorio di duecento chilometri quadrati da presidiare, con un organico che presto non andrà oltre le undici unità. Se per davvero si vuole contrastare crimine e malaffare, servono ben altre forze.
Nonostante ciò, la stazione dei Carabinieri di Acri in questi anni se l’è cavata egregiamente, come i numeri stanno lì a testimoniare.
Roberto Luciani cede un testimone scomodo al suo successore. Sempre pronto al sorriso e a una stretta di mano, ma con il distacco necessario che la divisa impone.
Martedì in Comune si terrà la cerimonia di saluto al cospetto del sindaco Nicola Tenuta e dell’amministrazione comunale. Non è ancora stato individuato il suo successore, in attesa del quale la stazione sarà diretta dal Maresciallo Armando Fabaro.
Da “Il Quotidiano del Sud” del 22-01-2016.