Il commissario del PdL di Acri, Rosario Chiappetta, esprime "preoccupazione per l'evolversi negativo dell'intera vicenda sul possibile dissesto finanziario del Comune".
"Il primo, vero, requisito che un buon politico deve saper manifestare – spiega Chiappetta in una nota – è quello di saper gestire le situazioni quando queste prendono una piega negativa. Abbiamo più volte manifestato la nostra volontà nel collaborare con l'amministrazione per cercare di risolvere le pressanti difficoltà che sono sorte, ma la risposta è stata tutt'altro che collaborativa. Ci chiediamo, per esempio – prosegue il commissario acrese del PdL – come possano emergere in seno al consiglio comunale affermazioni come quelle di qualche consigliere che, a gran voce, ha chiesto le dimissioni in blocco dei revisori dei conti. Si tratta di richieste pesanti, non giustificate, e soprattutto inopportune.
Il motivo è presto detto: la documentazione dei revisori è relativa a numerosi aspetti del rendiconto 2011, per utilizzare le precise parole contenute nella deliberazione n. 71/2013 della Corte dei Conti".
Gli attuali revisori "sono stati invece nominati nell'ottobre del 2012: quali sarebbero pertanto le motivazioni che porterebbero a dimissioni in blocco? Qual è il senso di tali parole, frutto evidentemente di scarsa conoscenza dei fatti? Chi ci rappresenta in consiglio dovrebbe documentarsi accuratamente prima di rilasciare simili dichiarazioni. Amministrare una città – per Chiappetta -, in special modo quando si tratta di territori come quello acrese, vuol dire molto più che formulare ipotesi così inconsistenti. Significa invece lavorare strenuamente per il bene della comunità, evitando sterili polemiche e ricercando ogni possibile soluzione alle angosciose problematiche che ci attanagliano. Prima di puntare il dito contro chiunque, la maggioranza farebbe bene a domandarsi se, in quelle "annose carenze", non debbano essere anche inclusi gli anni della precedente amministrazione Tenuta".
Fonte del 20-11-2013.