Fa discutere, e non poco, una recente delibera della giunta comunale, attraverso la quale sono state fissate le tariffe per l'utilizzo degli immobili di proprietà del Comune. E' la n. 152, del 19 novembre scorso.
Nel testo viene richiamata una delibera del consiglio comunale del 30-09-2008, "con la quale si approvava il regolamento comunale disciplinante la concessione in uso di immobili comunali e beni mobili".
L'articolo 7 di questo regolamento "richiede l'approvazione delle tariffe da parte della giunta comunale".
Finora l'utilizzo di questi spazi avveniva in maniera gratuita, previa richiesta e relativa approvazione da parte del Comune.
L'utilizzo dell'Anfiteatro comunale costa 500 euro; Palazzo Sanseverino-Falcone, Sala delle Colonne o sala consiliare, 250 euro; Sala Polivalente (Cinema), 250 euro; montaggio, smontaggio e trasporto di palchi e pedane, 5 euro al metro quadro; sedie, 0,60 euro cadauna; ville e piazze, 400 euro.
Le tariffe "sono applicate per dieci ore continuative di utilizzo, senza riduzione per ore in meno di utilizzo" e "sono aumentate di dieci euro per ogni ora di utilizzo in più e comunque non oltre le ventiquattr'ore. Eventuali riduzioni e/o esenzioni del pagamento della tariffa saranno applicate ai soggetti richiedenti".
Questo nella delibera non è esplicitato chiaramente, ma non pagano i partiti politici e non si paga per iniziative che abbiano il patrocinio del Comune.
L'associazionismo negli ultimi anni è stato sicuramente uno dei settori più vivaci e sovente si è sostituito al Comune, le cui casse sono perennemente in stato di sofferenza, nella realizzazione di iniziative di ampio coinvolgimento popolare.
Farle pagare per l'utilizzo del Palazzo Sanseverino-Falcone o per la Sala Polivalente significa, senza mezzi termini, rinunciare quantomeno a una parte di questo virtuoso attivismo.
Anche le scuole di ballo, per i saggi di fine giugno, potrebbero rinunciare all'utilizzo dell'Anfiteatro, dovendo pagare al Comune 500 euro.
Qualche perplessità suscita pure il margine di discrezionalità del Comune, che potrebbe concedere il patrocinio, e quindi gli spazi gratuitamente, solo alcune delle iniziative e negarlo ad altre.
del 12-12-2013.