La riacquisizione "fisica" del personale della comunità montana "Destra Crati – Sila Greca", confluita in Calabria Verde, ha determinato disagi diffusi sul territorio. Tra questi, il trasferimento di personale dalla fondazione Padula e dai centri Cup.
Ieri, in una nota, il circolo acrese di Sel si chiede "come mai non si rinnovi lo stesso protocollo d'intesa con la nuova Calabria Verde. Questa interruzione causa enormi disagi per i cittadini, che vedono peggiorare notevolmente il servizio di prenotazione e pagamento ticket".
Per Sel, "questo è l'ennesimo colpo alla nostra comunità, che ha visto chiudere in poche settimane il Tribunale, gli uffici della Guardia di Finanza, lo sportello di Equitalia e altri".
L'ospedale "continua a perdere pezzi senza aggiungere nulla di quanto previsto dal famoso Spoke. Se questo è il potere contrattuale dell'amministrazione comunale, possiamo stare tranquilli?".
Inoltre, "a questi disagi si aggiungono quelli ancora più preoccupanti dovuti a fenomeni delinquenziali, con aggressioni, rapine e ruberie diffuse a spese di aziende agricole, imprese, artigiani, abitazioni varie e di questo nessuna presa di posizione dell'amministrazione comunale. Perché?.
Il buio – prosegue Sel -, dovuto alla chiusura di numerosi punti luce, sia nel centro urbano che nelle contrade, ha reso più insicure le strade e rende il territorio vulnerabile a fenomeni delinquenziali e ad aggressione da parte delle centinaia di cani randagi oramai padroni assoluti del territorio comunale. Se dietro queste scelte c'è sempre il problema del "dissesto" economico, noi di Sel vorremmo sapere di chi sono le responsabilità di questo debito enorme, per il quale, nessuno sembra responsabilità".
del 12-12-2013.