Nei giorni scorsi, una ordinanza del sindaco Pino Capalbo, che ha recepito un decreto della Regione Calabria, ha creato non poca apprensione tra i cittadini.
In sostanza, la Regione, sentito il Ministero dell’Ambiente e l’Istituto Superiore di Sanità, ha concesso alla Sorical di derogare per trenta giorni al limite consigliato del parametro fissato per i fluoruri nell’acqua. Ora la Social, in una nota, spiega che non ci sono conseguenze per la salute, con una concentrazione di fluoruri nell’ordine di quella presente nell’acqua in questione.
“La Sorical – vi si legge -, aveva chiesto la deroga alla Regione per consentire un maggiore approvvigionamento idrico ai Comuni alimentati dello schema idrico “Sila Greca” (San Cosmo Albanese, San Demetrio Corone, Santa Sofia d’Epiro, Vaccarizzo Albanese, San Giorgio albanese, Acri, Bisignano, Luzzi e Rose), in carenza idrica a seguito del forte calo dei deflussi captati dalla opera di presa sul fiume Trionto, posta a circa 1200 metri di altitudine, nel Comune di Longobucco, in località Difeselle, e potabilizzati in un impianto ad hoc”.
Questo impianto a regime capta e processa 100 litri al secondo, “nel periodo estivo, a partire dal mese di giugno, si registra una riduzione che quest’anno ha toccato circa 25 litri al secondo”.
Prima della concessione della deroga, “sono stati attivati due pozzi realizzati sulla sponda destra del fiume nelle prossimità dell’opera di presa, più due pozzi alla romana proprio allo scopo di fronteggiare il naturale calo stagionale dei deflussi captabili e disponibili per l’impianto di potabilizzazione. Tale integrazione di emergenza, che rende disponibili ulteriori circa 20 l/s aggiuntivi rispetto a quanto derivato dal corso d’acqua, per un totale di circa 45 l/s, risulterebbero sufficienti per la parte alta dello schema acquedottistico della Sila Greca, atteso che, come ogni anno, sono stati messi in esercizio tre pozzi lungo il fiume Mucone che garantiscono l’approvvigionamento idropotabile ai comuni di Bisignano, Luzzi e Rose ubicati nella parte bassa dello schema”.
Quindi, “la concentrazione di fluoruri rilevata nell’acqua dei pozzi, nell’ipotesi di un utilizzo simultaneo degli stessi e della portata derivata dal fiume, determina una concentrazione dell’effluente trattato lievemente superiore al limite normativo”. Per cui, “come confermato dal Ministero della Salute, con tale concentrazione di fluoruri si sconsiglia un consumo regolare per i bambini e quelle persone sottoposte a dieta alimentare”.
Da “Il Quotidiano del Sud” del 17-08-2017
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